Sapere, pensare, desiderare.

Data pubblicazione: 12-set-2011 15.32.04

Nell’individuo sano questi 3 elementi sono uniti, nella patologia invece avviene una separazione. Raffaella Colombo in Edipo Papa Gregorio fa notare come fin dagli inizi della storia dell’umanità questa separazione iniqua si è imposta tra ciò che nell’uomo era unito.

Vediamone i 3 elementi.

Sapere: il sapere non è quello specialistico delle scienze, bensì quello del nostro saperci orientare secondo il nostro gusto e beneficio.

Il pensiero individuale, sulla base del giudizio di beneficio sopra descritto, orienta il moto del corpo, ovvero le azioni di una persona.

Il desiderio è l’espressione del voler ripetere l’esperienza di beneficio che si è sperimentata.

Nella patologia, dove questi 3 elementi sono separati, subentra un errore che dice così “ciò che tu senti come buono per te, in realtà non lo è veramente”. E’ il sopravvento delle Teorie, che separa sapere, pensare e desiderare, lasciando il soggetto in preda ad un comando al quale si dovrà sottomettere. Il disorientamento che ne deriva andrà a colpire la facoltà dell’individuo di prendere iniziativa nei confronti dei propri altri per un fine di beneficio. La sovranità dell’individuo è compromessa, i rapporti diventano ostili, con progressiva perdita di beni, salute compresa.