Ricevere passivamente o attivamente

Data pubblicazione: 20-mag-2012 8.51.08

Ricevere è un atto complesso e, talvolta, sottovalutato.

Si pensa generalmente che ricevere sia una questione facile, è invece un atto molto delicato, che comporta effetti importanti a seconda che venga fatto in modo attivo o passivo.

Se il soggetto è passivo nella pratica della ricezione, difficilmente avrà un ritorno in termini di beneficio. Se per esempio devo mangiare un piatto di cibo datomi da qualcun altro, che non mi ha domandato se ne avevo piacere o quanto ne volevo, difficilmente ne riceverò beneficio. Sarò più semplicemente soggetto ad un comando bello e buono, dove sarà presente solo la legge dell’altro, senza che io possa dire la mia.

Il soggetto che riceve con soddisfazione è invece colui che lo fa attivamente, cioè porta le condizioni affinchè questo ricevere avvenga secondo il proprio beneficio. Un criterio di gusto, o viceversa di disgusto, è la condizione preparatoria all’atto di ricevere secondo soddisfazione. Non esiste solo la legge dell’altro, bensì anche la mia competenza nel decidere cosa ricevere o meno. A quel punto, e solo a quel punto, la ricezione sarà fatta secondo beneficio.