Pensieri positivi e pensieri negativi.

Data pubblicazione: 25-mag-2011 15.26.14

Mi è capitata una lettura in cui si poneva la distinzione tra pensieri positivi e pensieri negativi. L’autore sosteneva che la questione era tutta nel controllo dei pensieri formulati e proseguiva “ricordati che il punto di vista è tutto”.

L’invito era continuamente a cacciare via i pensieri cosiddetti negativi, come se essi non fossero degni di rilevanza, è un pò come dire “certi pensieri non devono essere pensati!”.

Il pensiero in quanto tale è sempre degno di essere accolto, ascoltato e giudicato. Non vi sono pensieri negativi. L’associazione cui appartengo si chiama per l’appunto “Società amici del pensiero”.

Provo a fare un esempio: “Mio figlio si rifiuta di diventare ciò che io voglio per lui, non è possibile!”.

Secondo questa teoria questo pensiero è considerato negativo, valutato alla stregua di un punto di vista e che pertanto con l’allenamento può essere variato e infine non più pensato.

La mia domanda è invece: come è arrivato quest’uomo a formulare questo pensiero? Avrà anche lui ricevuto lo stesso trattamento? Come sono andate le cose?