Il complesso di Edipo.

Data pubblicazione: 10-nov-2011 16.35.49

Freud aveva osservato che intorno ai 4 anni di età il bambino desidera il genitore di sesso opposto, mentre il genitore dello stesso sesso rappresenta colui che frustra tale desiderio e che al contempo si pone come esempio della sua trasgressione.

La funzione del padre, si domanda Lacan, si risolve allora esclusivamente nella proibizione dell’incesto? Ma che cosa è l’incesto? Se vi fosse, non sarebbe un caso di incesto, bensì di pedofilia: un rapporto tra un adulto ed un bambino, sia che questo avvenga tra estranei sia che avvenga tra parenti è comunque pedofilia.

L’incesto sembra esistere allora solo perchè c’è qualcuno che lo vieta, in realtà non esiste.

Iniziamo dal principio, il bambino viene accudito dalla mamma con cui stabilisce un rapporto di tenerezza. Ad un certo punto questa esperienza viene caricata di un divieto, il pensiero dell’incesto dunque avviene dopo e soprattutto non è introdotto dal bambino. A questo punto il bambino rimuove l’esperienza di rapporto fatta fino a quel momento, cioè la tenerezza e l’amore che prova per il suo prossimo più vicino dell’altro sesso, e assimila la teoria che ciò sarebbe un grave reato.

Al bambino viene così tolta la terra sotto i piedi e si ritroverà senza un pensiero del rapporto uomo-donna. Durante la pubertà riemergerà il rimosso come accusa di reato, il ragazzo si troverà a dover affrontare il rapporto con l’altro sesso con un pensiero di reato, trovandosi così disorientato.

Porto un esempio da me conosciuto che introduce ciò che avviene nel bambino quando gli viene proibito l’accesso alla donna.

In una famiglia vi sono due figli, un maschio ed una femmina. Il maschio ha 5 anni più della sorella, quando lui entra nella pubertà i genitori si organizzano in modo da non lasciare più soli in casa i due ragazzi. Quando la ragazza si cambia il maschio è controllato a vista, addirittura una volta viene chiuso sul balcone. Chi ha introdotto il pensiero dell’incesto in questo ragazzo? I genitori. Più volte il ragazzo prova a ribellarsi al pensiero dei genitori urlando: “ma cosa credete che le faccia?”. Questa accusa di reato rimuove il pensiero dell’esperienza fatta fino a quel momento con la sorella, aggiungendo un pensiero di troppo. L’incesto è un pensiero della patologia.

Il bambino, fintanto che è sano, non distingue infatti tra famiglia ed universo, la madre è un altro con cui il bambino stabilisce un rapporto, come regime di privilegio. Il bambino all’interno di questo regime non ha obiezioni di principio in nessuna direzione, nè verso il genitore dello stesso sesso, nè verso ogni altro partner che possa essere fonte di beneficio. Il complesso edipico segnala semplicemente il buon inizio del rapporto con l’altro, da cui può sorgere il pensiero del desiderio sessuale, come desiderio di onorare l’altro nel suo corpo. Si tratta di una forma universale di rapporto, che si chiama amore.