Valutazione e competenze
Che cosa sono le competenze
Il Profilo educativo, culturale e professionale alla fine del I ciclo esplicita ciò che un ragazzo di 14 anni dovrebbe sapere e fare per essere l’uomo e il cittadino che è lecito attendersi da lui in questo momento della sua crescita globale.
In questo senso, mette anche in luce come le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere) e le abilità operative (il fare) apprese ed esercitate nel sistema formale (la scuola), non formale (le altre istituzioni formative) e informale (la vita sociale nel suo complesso) siano e siano state, per il ragazzo, davvero formative nella misura in cui sono effettivamente diventate competenze personali.
Un soggetto è riconosciuto competente, infatti, quando, mobilitando tutte le sue capacità intellettuali, estetico-espressive, motorie, operative, sociali, morali, spirituali e religiose e, soprattutto, amplificandole ed ottimizzandole, utilizza le conoscenze e le abilità che apprende e che possiede per arricchire creativamente, in ogni situazione, il personale modo di essere nel mondo, di interagire e stare con gli altri, di affrontare le situazioni e risolvere i problemi, di incontrare la complessità dei sistemi simbolici, di gustare il bello e di conferire senso alla vita.
[dal "Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla fine del Primo Ciclo di istruzione (6-14 anni)"]
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 23.04.2008
“Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni informazioni attraverso attraverso l'apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.
“Abilità” indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know‐how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).
“Competenze”: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termini di responsabilità
e autonomia.
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 22.05.2018
Ai fini della presente raccomandazione le competenze sono definite come una combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti, in cui:
a) la conoscenza si compone di fatti e cifre, concetti, idee e teorie che sono già stabiliti e che forniscono le basi per comprendere un certo settore o argomento;
b) per abilità si intende sapere ed essere capaci di eseguire processi ed applicare le conoscenze esistenti al fine di ottenere risultati;
c) gli atteggiamenti descrivono la disposizione e la mentalità per agire o reagire a idee, persone o situazioni.
Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, l'occupabilità, l'inclusione sociale, uno stile di vita sostenibile, una vita fruttuosa in società pacifiche, una gestione della vita attenta alla salute e la cittadinanza attiva. Esse si sviluppano in una prospettiva di apprendimento permanente, dalla prima infanzia a tutta la vita adulta, mediante l'apprendimento formale, non formale e informale in tutti i contesti, compresi la famiglia, la scuola, il luogo di lavoro, il vicinato e altre comunità.
Le competenze chiave sono considerate tutte di pari importanza; ognuna di esse contribuisce a una vita fruttuosa nella società. Le competenze possono essere applicate in molti contesti differenti e in combinazioni diverse. Esse si sovrappongono e sono interconnesse; gli aspetti essenziali per un determinato ambito favoriscono le competenze in un altro. Elementi quali il pensiero critico, la risoluzione di problemi, il lavoro di squadra, le abilità comunicative e negoziali, le abilità analitiche, la creatività e le abilità interculturali sottendono a tutte le competenze chiave.
1. alfabetica funzionale
2. multilinguistica
3. in matematica e in scienze, tecnologie e ingegneria
4. digitale
5. personale, sociale e capacità di imparare a imparare
6. in materia di cittadinanza
7. imprenditoriale
8. in materia di consapevolezza ed espressione culturali
ASPETTI FONDAMENTALI DELLA DIDATTICA PER COMPETENZE
Centralità del discente e del processo di apprendimento
Assunzione di responsabilità educativa del docente/educatore
Docente come mediatore e facilitatore
Valorizzazione dell’esperienza attiva, concreta, in contesti significativi veri o verosimili dell’allievo
Flessibilità didattica: utilizzo di mediatori diversi e flessibili
Apprendimento sociale: peer-tutoring, laboratorialità, gruppi cooperativi; discussione
Integrazione dei saperi che insieme concorrono a costruire competenze attraverso l’esperienza e la riflessione
Attenzione ai processi metodologici e strategici
Acquisizione di una modalità riflessiva per rappresentare l’esperienza, attribuirle significato, acquisire metacognizione
Attenzione agli aspetti affettivo-emotivi e relazionali dell’apprendimento
Attribuzione di autonomia e responsabilità all'allievo attraverso i compiti significativi e le unità di apprendimento
Anche nella quotidianità e nella «didattica ordinaria» è opportuno problematizzare, coinvolgere gli allievi, contestualizzare nell’esperienza, dare senso all'apprendimento.
OSSERVARE E VALUTARE LE COMPETENZE
- Una competenza si vede solo in azione
- Si osserva attraverso i comportamenti degli allievi al lavoro: collaboratività, impegno, puntualità, disponibilità ad aiutare, capacità di individuare e risolvere problemi, di pianificare, progettare, decidere …
- Si utilizzano griglie di osservazione, diari di bordo, i prodotti realizzati, le ricostruzioni narrative degli allievi.
- Le evidenze si conservano per una comparazione nel tempo che permetterà di esprimere un giudizio sul profilo dell'allievo e la sua prevalente corrispondenza ad uno dei livelli di descrizione della padronanza.
[da Presentazione-Da-Re-Modena.pdf]
STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE INCLUSIVE
- Incoraggiare l’apprendimento collaborativo (“Imparare non è solo un processo individuale: la dimensione comunitaria dell’apprendimento svolge un ruolo significativo”);
- favorire le attività a coppie , in piccolo gruppo e il tutoraggio;
- promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere “al fine di imparare ad apprendere”
- privilegiare l’apprendimento esperienziale e laboratoriale “per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo, la riflessione su quello che si fa”;
- sollecitare le conoscenze precedenti per introdurre nuovi argomenti e creare aspettative;
- sviluppare processi di autovalutazione e autocontrollo delle proprie strategie di apprendimento individuare mediatori didattici che facilitano l’apprendimento (immagini, schemi, mappe …).