BYOD 

(Bring Your Own Device)

   

Vogliamo che i ragazzi si avvicinino in modo corretto e consapevole alle tecnologie?

Invece di vietargliele, insegniamo loro ad usarle.

Il decalogo sul BYOD, realizzato dalla commissione del MIUR

PERCHÈ IL BYOD

La didattica, alla luce di questa nuova presenza in classe, si deve dunque innovare. Agli insegnanti spetterà un duplice compito: il primo, di insegnare agli studenti l’uso intelligente e corretto delle infinite risorse online, per distinguere fake news da informazioni attendibili, per selezionare audio, foto, video, nel rispetto di copyright e privacy, per rielaborare in modo funzionale e selettivo quanto trovato.  Il secondo, non meno sfidante, di affiancare le famiglie nel percorso che porta a un armonioso utilizzo della comunicazione digitale nella vita quotidiana, di adulti, adolescenti e giovanissimi.

Un esempio di utilizzo positivo

Torna infatti con energia su quest’ultimo punto ProfDigitale: “Credo che questa possa essere un’ottima occasione per far riflettere i ragazzi sull’utilizzo che fanno degli smartphone. La scuola potrà anche decidere di non rivendicare il proprio ruolo di comunità educante, nascondendo la testa sotto la sabbia nei confronti delle nuove tecnologie, adducendo “no” a priori, purché poi nessuno dei colleghi e dei genitori contrari si scandalizzi più per i crescenti casi di cyberbullismo, sexting, omicidi stradali, tutti  causati da un uso errato dei cellulari. Insomma, dare un esempio di utilizzo positivo e regolamentato aiuterebbe sicuramente ad evitarne l’abuso”.

Dal blog Mamamò, crescere con i nuovi media

https://drive.google.com/file/d/1n3cZ-Cf3gnZzpo2ZQ4dqc2Wb-kw-Y6GA/view?usp=drive_web

Rivoltella: Chi dice ‘fuori gli smartphone dalla scuola’ vive fuori della contemporaneità

Articolo da La Stampa, Topnews, del 14/12/2019

(clic sulle immagini per ingrandirle)

https://apprenderedigitando.files.wordpress.com/2016/03/matita.jpg?w=840