La valutazione

Vale la pena ricordare che la misurazione delle prestazioni (i voti) non coincide con la valutazione finale e che questa non è la media dei voti ottenuti.


La valutazione è composta da molti elementi raccolti durante l'anno scolastico, a partire dalle misurazioni, che vengono integrate dalle osservazioni quotidiane dell'insegnante (osservazione olistica) sull'atteggiamento dell'alunno riguardo all'impegno, la passione, la curiosità, la voglia di capire, di approfondire e di trovare nessi, la precisione, la costanza nell'impegno, la puntualità nelle consegne, l'educazione, l'aiuto prestato ai compagni, le modalità di intervento, la collaborazione con i compagni, la capacità di chiedere aiuto e di mettersi in gioco...

Ricordo e sottolineo che UN ALUNNO NON È UN VOTO: se si prende un'insufficienza, non significa che si è stupidi o non si vale niente, ma solo che non ci si era preparati adeguatamente per quella prova.
Se un calciatore fa una brutta partita, non significa che non valga niente, ma solo che si è allenato poco. Si può sempre recuperare facendo meglio la volta successiva e recuperando quanto non si è studiato. Ciò che è più importante è il percorso che si fa: se si parte da una valutazione molto negativa (come il 4) e si progredisce tutto l'anno (ad es. ottenendo un 7 alla fine), vuol dire che ci si è impegnati molto.

Non sono a favore delle "interrogazioni di recupero" a fine anno: se non si ha studiato per un anno intero, non si può pretendere di ottenere una buona valutazione finale solo sulla base di qualche interrogazione alla fine (posto che ci si riesca). Contano molto di più l'impegno costante, la collaborazione in classe e la voglia di farcela espressi durante tutto l'anno.

L'acquisizione delle conoscenze viene valutata in più modi:

- con mini-orali oppure con orali "classici"

- con estemporanee rapide (10')

- con veloci test online autocorrettivi, mediante Forms

- con domande nelle prove sommative

- con giochi e attività formative durante le lezioni

- con lavori di gruppo.


La valutazione finale è la somma di queste valutazioni e delle osservazioni quotidiane effettuate dall'insegnante:

- osservazione olistica dell'alunno (l'insegnante osserva quotidianamente il comportamento globale dell'alunno, anche se non riporta tutto sul registro: il suo atteggiamento verso la disciplina e le proposte didattiche del docente, il suo spirito di iniziativa, la tendenza o meno ad approfondire ed a porre domande, la tenacia e la perseveranza verso il compito anche in caso di difficoltà, la capacità di chiedere aiuto o spiegazioni, la disponibilità ad aiutare i compagni, la capacità di organizzarsi e di portare e curare il proprio materiale, ...);

- attività formative nel corso delle lezioni: non prevedono una valutazione sul registro e servono soprattutto a far capire all'alunno (e/o all'insegnante) a che punto è del suo percorso e/o ad acquisire o consolidare alcune abilità;

- misurazioni con prove sommative individuali o di coppia/gruppo: interrogazioni orali, prove pratiche, produzione di elaborati ed artefatti, verifiche scritte.

Le fasce di valutazione per la misurazione delle prove nel nostro Istituto

Riporto qui le fasce di valutazione adottate nella mia scuola, reperibili anche nel PTOF, con cui si misurano le prestazioni scritte, orali e pratiche durante l'anno scolastico.

Le valutazioni finali del I quadrimestre e dell'anno scolastico prevedono solo voti interi:

Riguardo alle mie valutazioni, sul Registro trovate i seguenti indicatori, col significato originale (purtroppo le voci non sono modificabili), che io traduco in questo modo:

Nelle verifiche scritte le valutazioni degli obiettivi vengono lasciate separate, e così pure appaiono sul Registro, in modo che sia più chiaro in quali aspetti i ragazzi debbano rafforzarsi.

Le valutazioni di scritti ed orali sono reperibili sul Registro.

Sapersi organizzare 

Nelle verifiche di matematica tengo conto di vari aspetti organizzativi che bisogna saper gestire:

l'ordine, la leggibilità dei testi, la disponibilità del materiale necessario, l'attenzione prestata, il rispetto delle indicazioni date riguardo alla risoluzione dei problemi, ...

A fine quadrimestre anche questo aspetto concorre alla valutazione.

Prove orali 

- È sottinteso che le lezioni spiegate vanno studiate di volta in volta, anche se non venisse scritto sul Registro.

- Di solito sorteggio. Se tocca a un ragazzo per cui è prevista l'interrogazione programmata, se accetta viene interrogato subito, altrimenti si programma per la lezione successiva, senza possibilità di rinvio.

- Si può essere sorteggiati anche tutte le lezioni, quindi bisogna essere SEMPRE pronti.

- I volontari, in generale, sono ben accetti.

- L'impreparato, così come la scena muta, valgono 4.

- Alla mancata consegna non corrisponde un voto numerico sul RE: ci sarà una comunicazione, ma ciò influirà in modo estremamente negativo sulla valutazione quadrimestrale o annuale. Meglio consegnare un lavoro in ritardo, anche se incompleto o non molto corretto, che non consegnarlo affatto.

Spesso, durante le interrogazioni, utilizzo i "mini-voti", ossia interrogazioni di una sola domanda: questo consente di "avere il polso della classe", cioè di avere un'idea generale della preparazione degli alunni su un certo argomento. 

Per questi "mini-orali", ovviamente, non assegno un punteggio pieno, ma segno sul registro un peso del 33%, per cui, in pratica, ci vogliono tre di questi voti per fare un'interrogazione intera. 

Queste interrogazioni veloci consentono anche di insegnare ai ragazzi ad autovalutarsi, perchè devono assegnare un punteggio da 0 a 2 alla risposta che hanno dato ed è molto più semplice rispetto al darsi un voto da 4 a 10.

Sul registro poi lo converto nella scala decimale. Per la conversione, basta immaginare di ottenere tre minivoti uguali (come se tutte e tre le mini-interrogazioni avessero ottenuto lo stesso punteggio) e sommarli al punteggio di base, che è il 4; così, ad esempio:
punteggio 1 = 4 + (1+1+1)  7
oppure punteggio 0,5 = 4 + (0,5+0,5+0,5)  5,5

In classe lavoreremo anche sulla valutazione delle interrogazioni dei compagni: per valutare, bisogna essere preparati e saper motivare le proprie proposte di voto.

In questo modo si impara ad essere oggettivi, oltre a partecipare alle interrogazioni come momento formativo per tutti.

Le check-list

Nei compiti autentici e nelle prove pratiche spesso mi avvalgo di pratiche check-list, ossia un elenco in genere di 10 punti in cui è precisata una richiesta oggettiva, espressa con un linguaggio semplice.

Le domande sono di questo tipo:
- hai consegnato l'elaborato nel tempo richiesto?
- hai inserito un'immagine per ogni slide? [nel caso di una presentazione]
- hai citato le fonti (i link) da cui hai tratto le informazioni e le immagini?
- hai inserito la copertina (autore, classe, scuola, data, immagine pertinente)?
- hai descritto almeno 3 cause [di un certo avvenimento]?
- hai scritto le unità di misura per ogni misurazione? [ad es. per un'attività di laboratorio scientifico]
- il video dura al massimo 2 minuti?
- hai ricontrollato tutti i testi in modo che non ci siano errori grammaticali o sintattici?

Come si vede, le domande non danno adito a dubbi e la risposta può essere solo affermativa (SI = 1 punto) o negativa (NO = 0 punti), anche se spesso consento l'assegnazione di 0,5 se la risposta è solo parzialmente positiva.

In questo modo i ragazzi imparano a confrontarsi con richieste esplicite, che vengono consegnate PRIMA dell'inizio del lavoro, in modo che sappiano già per quali criteri verranno valutati; una valutazione di questo tipo è estremamente TRASPARENTE. Consente anche di essere IMMEDIATA, così come richiesto nelle Indicazioni Nazionali. 

Gli alunni inoltre imparano a confrontarsi con la realtà e la valutazione oggettiva: se l'elaborato è stato consegnato fuori tempo limite, ad esempio, il punteggio non potrà essere che 0 ed i ragazzi sapranno che devono tenere in gran conto anche il tempo di consegna, regolandosi di conseguenza.

Si vede anche che non ci sono domande di senso dubbio, come ad esempio: "la tua presentazione è creativa?" perché è abbastanza difficile valutare la creatività tout-court senza dare nessun parametro.

In genere le mie check-list prevedono l'autovalutazione da parte dei ragazzi, che viene revisionata poi da me: dal confronto delle due valutazioni i ragazzi ottengono informazioni sull'oggettività del proprio punto di vista. E' molto importante soffermarsi a ragionare sui motivi di una valutazione, per cercare di non ricadere negli stessi errori.