Preghiera per la Madonna del Carmine - Ospedale di Lavagna 17 Luglio 2023

Canto d'inizio: Maria, tu che hai atteso

Maria, tu che hai atteso nel silenzio

la sua Parola per noi.

Aiutaci ad accogliere il Figlio tuo,

che ora vive in noi.

Maria, tu che sei stata così docile,

davanti al tuo Signor.

Aiutaci ad accogliere il Figlio tuo,

che ora vive in noi.

Maria, tu che hai portato dolcemente

l’immenso dono d’amor.

Aiutaci ad accogliere il Figlio tuo,

che ora vive in noi.

Maria, Madre, umilmente tu hai sofferto

del suo ingiusto dolor.

Aiutaci ad accogliere il Figlio tuo,

che ora vive in noi.

Maria, tu che ora vivi nella gloria

assieme al tuo Signor.

Aiutaci ad accogliere il Figlio tuo,

che ora vive in noi.



Oppure: Acqua di fonte

Acqua di fonte cristallina e pura,

sei l’innocenza ed il candore, o Madre:

fertile terra, tutta aperta al sole,

posa su te lo sguardo del Signore.


In te dimora, chiuso nel tuo grembo,

il Verbo immenso che distende i cieli,

a cui le stelle rispondon per nome,

e regge nella mano l’universo.


In lui sei madre di tutti i viventi:

verso di te la Chiesa si rivolge

e nel tuo amore, nella tua obbedienza,

trova il sentiero per tornare a Dio.


Presente in mezzo a noi per sempre è il Figlio

e fa da ponte tra il tempo e l’eterno:

per lui sia gloria al Padre nei cieli,

nel Santo Spirito, fonte di vita. Amen.


Vangelo (Mt 12,46-50)

Mentre egli parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli. Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti». Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre». 


Per riflettere, ecco alcune parole ispirate ad un testo di p. Alberto Maggi

Cfr. Alberto Maggi. Bernadette. La vera storia di una santa imperfetta (Garzanti, 2022)

[…] Giovedì 18 febbraio. Terza apparizione

È ancora buio giovedì 18 febbraio, inizio della Quaresima, quando [{Bernadette accompagnata da due donne del paese di Lourdes arriva alla grotta di Massabielle…} …], inginocchiata, inizia la recita del rosario.

Dopo appena qualche istante, esclama semplicemente che c’è.

Le due donne non vedono nulla se non il volto estasiato di Bernadette, che è come uno specchio nel quale si riflette l’invisibile.

[…] Terminata la preghiera, una delle due donne mette nelle mani di Bernadette un foglio bianco, la penna e il calamaio perché l’anima scriva il suo nome. E accade qualcosa di straordinario [che solo Bernadette vede]: la luminosa figura fa cenno con il dito a Bernadette di avvicinarsi. Lei si alza e si dirige verso l’interno della Grotta e l’apparizione sembra indietreggiare fino al fondo della nicchia.

Le sue accompagnatrici vorrebbero seguirla, ma Bernadette con un cenno della mano fa loro segno di fermarsi.

Intanto la bianca figura è scesa dalla cavità e le si è avvicinata. Bernadette la vede così da vicino che quasi può toccarla [...]

Bernadette le rivolge la domanda che [... {le donne che l'hanno accompagnata hanno}...] preparato per la misteriosa figura: alzandosi sulla punta dei piedi le porge il foglio e la penna, chiedendole se vuole avere la bontà di mettere il suo nome per iscritto. Per la prima volta Bernadette sente la voce dolce, suadente, amichevole della misteriosa presenza, che con un sorriso divertito le risponde che non è necessario.

La figura, che parla nell’unico linguaggio che Bernadette può comprendere, cioè il suo dialetto, le si rivolge con tono gentile, quasi deferente, in un modo a lei sconosciuto, non essendo abituata a essere trattata con tanta cortesia, e le chiede se vuole avere la gentilezza di recarsi alla Grotta per quindici giorni.

Bernadette è stupita, non tanto per la richiesta, ma per il modo con cui l’apparizione gliel’ha fatta. Mai nessuno le si era rivolto così, con questa forma di rispetto. Lei, la più misera di Lourdes, alla quale gli adulti si rivolgevano solo per darle ordini o rimproverarla…

Bernadette acconsente, senza comprendere appieno le conseguenze, e la misteriosa figura le promette anche che la renderà felice, ma non in questo mondo, bensì nell’altro.

Poi, dopo circa mezz’ora, la luce scompare e la nicchia torna buia.

Le sue accompagnatrici, che non hanno né visto né udito nulla, tornano a ripetere a Bernadette di chiedere alla figura il suo nome e lei riferisce loro che questa si è messa a ridere alla richiesta fatta. [...]

16 luglio. Ultima apparizione

Dal 15 giugno le autorità hanno definitivamente recintato la Grotta e nuovamente proibito l’accesso. Lo stesso vescovo vieta di andare in pellegrinaggio a Massabielle.

Steccati o meno, Bernadette sembra non interessarsi più alla Grotta, infatti non si è più recata a Massabielle.

Al mattino di venerdì 16 luglio, festa della Beata Vergine del Monte Carmelo, lei va a messa, fa la comunione (è la terza o quarta volta) e questo le appare l’appuntamento più intenso della giornata.

Ma ecco che, dopo il tramonto, trascorsi tre mesi dall’ultima volta, Bernadette sente nuovamente forte la chiamata, quell’impulso che l’attrae alla Grotta. Camuffata alla meglio per non farsi [riconoscere...] si reca a Massabielle.

Quando arrivano ci sono altre persone radunate in preghiera, non alla Grotta, dove non si può più accedere, ma nella prateria della Ribère, posta di fronte, al di là del Gave.

È lì che Bernadette si inginocchia e si mette in preghiera. Il suo volto si trasfigura, rispecchiando la luce che solo a lei si manifesta.

La distanza di un centinaio di metri dalla Grotta non crea alcuna difficoltà a Bernadette, che vede, e sarà l’ultima apparizione, la giovane signora che non pronuncia nessuna parola, ma che le sembra bella più che mai e vicina, proprio come le altre volte. [...]

Le apparizioni di quella che ormai anche Bernadette chiama la «Santa Vergine» si sono concluse. Non ce ne saranno più. [...]

Intanto, con la fine delle apparizioni le autorità tirano un sospiro di sollievo: è tutto finito. Alla gendarmeria commentano che ogni cosa tornerà al suo posto, mentre il prefetto, con stile più burocratico, scrive che l’agitazione cesserà con la fine di ciò che l’ha causata. Ma il flusso a Massabielle prosegue continuo. Le persone vi si recano per la preghiera, per chiedere grazie e soprattutto guarigioni che l’acqua sgorgata all’interno della Grotta, o la fede, sembrano causare. Bernadette, al riguardo, dichiarerà sempre che l’acqua non può avere alcuna virtù senza la fede. Nessuno si domanda come mai Bernadette, seriamente malata, non abbia mai chiesto di ottenere la guarigione e perché la Vergine non l’abbia guarita.

Il conte de Bruissard

La notizia è clamorosa: il conte de Bruissard, noto ateo, si è convertito. La morte della moglie e di due figlie l’avevano reso duro e miscredente. Il conte, in vacanza in quei giorni a Cauterets, legge dell’apparizione del 16 luglio e del sorriso della Vergine, quindi decide di andare a Lourdes per smascherare la piccola imbrogliona. Così si presenta a casa dei Soubirous.

Il conte si aspettava di trovare la veggente in pose mistiche… invece Bernadette è seduta sulla soglia dell’abitazione intenta a rammendare delle calze. De Bruissard, dichiarando di non credere alle apparizioni, le chiede a bruciapelo come sorrideva la bella signora e lei gli risponde che bisognerebbe essere del cielo per riprodurre quel sorriso. Il conte insiste, chiedendole di farlo per lui, perché non crede alle sue affermazioni.

Bernadette non si offende, ma vuole sapere dal conte se veramente la ritiene una menzognera. Senza attendere la risposta, lascia le calze che sta rammentando, si alza lentamente e gli dice che, poiché è incredulo, gli avrebbe mostrato la posizione della signora della Grotta.

Bernadette congiunge le mani, alza gli occhi al cielo e… sorride. Deve essere stato straordinario quel sorriso: il volto di Bernadette si illumina e la luce arriva al cuore del conte che si converte, persuaso di aver visto il sorriso della Vergine in quello di Bernadette.


Recitiamo 3 Ave Maria

Maria ci apre a Dio Tre volte Santo:

ci apre al Padre dei cieli, dal quale siamo sognati;

ci apre al Figlio di Dio, fratello nostro nell'Incarnazione

ci apre allo Spirito Santo amore di Dio presente nel profondo di noi, della nostra storia.

Recitiamo le 3 Ave Maria


Preghiera dei fedeli

Nella situazione difficile del mondo, ricorriamo a Te, Madre di Dio e Madre nostra, e cerchiamo rifugio sotto la tua protezione. Noi confidiamo nel tuo amore e nella tua fede. Tu accompagna la nostra preghiera a Dio.

Preghiamo insieme, dicendo: ascoltaci o Signore.

(1) Dacci forza e capacità di sorridere alla vita anche quando sia fragile o indebolita. Preghiamo: ascoltaci o Signore.

(2) Dacci, Signore, capacità di cura del creato, tuo dono del quale dobbiamo essere responsabili. Preghiamo: ascoltaci o Signore.

(3) Sostieni quanti sono angosciati per la malattia, per la difficoltà del lavoro, per le incertezze del nostro tempo. Preghiamo: ascoltaci o Signore.

(4) Apri a tutto il mondo orizzonti di speranza e di pace. Ti ricordiamo il popolo ucraino e tutti i popoli che soffrono per le guerre e l'ingiustizia. Ti chiediamo di far posto nel nostro cuore orante anche ai popoli dei quali le fonti di informazione non ci parlano. Preghiamo: ascoltaci o Signore.

(5) Proteggi i medici, gli infermieri, tutto il personale sanitario, che sono chiamati a prendersi carico degli altri e continuano a servire con generosità. Accompagna la loro fatica. E dona loro forza, bontà e salute. Preghiamo: ascoltaci o Signore.

O Padre che hai cura dei poveri e dei deboli, tu che sei conforto per chi soffre e vita per chi muore, volgi a noi il tuo sguardo misericordioso, perché, ricolmi di speranza, camminiamo fiduciosi verso il futuro. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Padre Nostro


Orazione

Assisti i tuoi fedeli, Signore, nel cammino della vita, e per l'intercessione della beata Vergine Maria, nostra madre e regina, fa' che giungiamo felicemente alla santa montagna, Cristo Gesù, nostro Signore, che è Dio, e vive e regna con Te, nell'unità della Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen


Benedizione finale

Il Signore sia con voi….

Vi benedica Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo… 

Nel nome del Signore andate in pace.


Salve Regina

Salve, Regina, mater misericordiae;

vita, dulcedo et spes nostra, salve.

Ad te clamamus, exules fili Evae.

Ad te suspiramus, gementes et flentes

in hac lacrimarum valle.

Eia ergo, advocata nostra,

illos tuos misericordes oculos ad nos converte.

Et Jesum, benedictum fructum ventris tui,

nobis post hoc exilium ostende.

O clemens, o pia, o dulcis virgo Maria. 


Appendice al libretto dei canti

https://sites.google.com/site/salusdiocesichiavari/home/appendice-canti