Quello che hai perso, quello che ti rimane

"Django" Reinhardt è il nome di un chitarrista jazz nato il 23 gennaio 1910 da una famiglia di zingari.

Quando aveva solo diciotto anni, Reinhardt, il quale aveva già iniziato una carriera da apprezzato banjoista, subì un grave incidente: un incendio divampato di notte nella sua roulotte gli causò l'atrofizzazione dell'anulare e del mignolo della mano sinistra.Questo incidente era destinato a cambiare la sua vita e la storia stessa della chitarra jazz. Infatti, a causa della menomazione alla mano sinistra, Reinhardt dovette abbandonare il banjo e cominciò a suonare una chitarra che gli era stata regalata, meno pesante e meno ruvida.

Dopo l'incendio del caravan, Django Reinhardt passò la lunga convalescenza a letto ad inventare una tecnica che gli consentisse di suonare la chitarra con l'uso di sole due dita della mano sinistra (indice e medio) con il pollice che afferrava il manico.

Django impiegò degli anni per imparare a portare sopra la tastiera anulare e mignolo, definitivamente uniti e semi-atrofizzati, per integrare le parti ritmiche sulle prime due corde.

Nonostante le dita atrofizzate, e forse proprio grazie a tale menomazione, egli sviluppò una tecnica chitarristica rivoluzionaria e del tutto particolare che ancora oggi lascia di stucco e suscita ammirazione per la perizia virtuosistica, la vitalità e l'originalità espressiva.

In breve tempo era già in attività con diverse orchestre che giravano la Francia.

Questo incidente ha portato allo sviluppo da parte sua di una tecnica che oggi deve essere padroneggiata da qualunque vero chitarrista .

PRESTA SEMPRE PIÙ ATTENZIONE

A QUELLO CHE HAI,

PIUTTOSTO CHE

A QUANTO TI MANCA.

°°°

QUELLO CHE ERA UN INCIDENTE

DI FRONTE AL QUALE DIRE

“ORMAI NON C'È PIÙ NIENTE DA FARE”

È DIVENTATA L'OCCASIONE PER INVENTARE

QUALCOSA DI UNICO E NUOVO.

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