Lettera del Vescovo agli Operatori Sanitari

Alberto Tanasini,

Vescovo di Chiavari


Cari operatori del mondo della salute,

nella prima fase della pandemia ci sono stati applausi e vi hanno chiamato eroi.

Ora il tempo degli applausi sembra essere passato. L'eroismo è ritornato ad essere professionalità, come in fondo è giusto. È giusto perché l'eroismo è episodico ed invece voi siete presenti sempre, non solo nell'emergenza.

Voglio dirvi che in me non è passato un senso di profonda ammirazione e gratitudine nei vostri confronti.

Negli ultimi tempi, da parte di molta gente che sta fuori dal mondo degli operatori della salute, sono apparse critiche o, addirittura, rabbia.

Io, invece, desidero dirvi “grazie”.

Grazie del vostro impegno, tenace e fedele nel tempo: non avete iniziato a prendervi cura delle persone con la pandemia. Lo fate costantemente e forse noi - da fuori - questo qualche volta ce lo dimentichiamo.

Grazie a voi che spendete intelligenza, sensibilità, fatica fisica, emotiva e mentale come vi chiedono le vostre professioni d’aiuto.

Grazie a chi di voi si prende cura direttamente del paziente (ricoverato, in ambulatorio, a domicilio), ma anche grazie a chi deve amministrare, decidere, fare le pulizie, occuparsi dei lutti, fare le manutenzioni… tutti voi in modo più o meno diretto vi occupate della salute del nostro popolo. Grazie di cuore.

Grazie di cuore, perché vi siete presi cura del mio Signore. Sì, perché voi - che siate credenti o meno - ai miei occhi di credente fate qualcosa di prezioso e sacro, prendendovi cura di chi ha problemi di salute. Il vangelo dice: “tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me” (Matteo 25,39).

Lo fate da sempre, come scrivevo prima. Nel tempo della pandemia, però, avete pagato un costo aggiuntivo di fatica non solo professionale, ma anche personale.

Il giorno 11 febbraio si celebra la "giornata del malato", che è anche la giornata di una particolare attenzione nella preghiera, personale e comunitaria, per chi si prende cura, con professionalità, dei malati.

Ecco: in questa giornata (e non solo in questa) vorrei che fosse di sostegno la mia continua preghiera per voi. Così come vorrei che lo fosse il ribadire ancora una volta la gratitudine che esprimo anche a nome della comunità cristiana della diocesi di Chiavari.

Chiavari, 2 febbraio 2021

+ Alberto Tanasini, Vescovo di Chiavari