Norma o comando.

Data pubblicazione: 8-apr-2011 14.53.58

Il rapporto con un altro mi mette nella condizione di essere ‘vincolato’ verso qualcuno, ma non nel senso dell’obbligo, bensì nel senso che, se desidero ricevere dall’altro soddisfazione, so che sono tenuto a certi comportamenti. Si tratta tuttavia di una osservanza non obbligata.

Esempio: se un altro mi fa leggere una poesia scritta da lui e io gli rispondo se mi è piaciuta o meno, ne deriverà soddisfazione per entrambi.

So che se desidero dare e ricevere soddisfazione, sono vincolato a rispondere.

Nel comando invece l’interazione è basata sulla schiavitù, l’altro è considerato come originariamente colpevole, obbligato ad un insieme di comportamenti automatici in cui al comando si abbina l’associazione obbedienza-premio, disobbedienza dolore. Il soggetto che sottostà ad una simile legge quando si comporta come prescritto pretende il premio in nome del sacrificio compiuto, in tal modo però la soddisfazione è negata per tutti.