Il capitalismo.

Data pubblicazione: 18-feb-2012 11.14.59

Secondo Weber il capitalismo nasce sulla base di una divisione tra

- principio di piacere, individuale per definizione

- la prestazione lavorativa: cioè quel che io faccio a me non interessa, qualcun altro si occuperà di valutare la mia prestazione e sulla base di un giudizio di ricompensa o di punizione mi darà in cambio un salario.

Questo salario costituisce l’equivalente della mia prestazione, operaio o datore di lavoro in questo caso restano entrambi inibiti in quanto al loro principio di piacere.

La produzione del proprio lavoro è fruttifero se esso costituisce la base su cui un altro può lavorare in funzione del proprio profitto, altrimenti diventa il premio per un proprio sacrificio.

Da quando è intervenuta la divisione tra principio di piacere e prestazione, il lavoro viene vissuto come un insieme di comandi sul come si deve fare, cui non resta che sottomettersi o ribellarsi.

Questo sistema finisce per premiare i sottomessi e punire i ribelli come forma di giustizia.

Il lavoro di altri può essere d’interesse per noi solo qualora io lo possa assumere come ereditiere, diventandone titolare, e facendolo fruttare a mio interesse e profitto.