Riunione 15/10/2020

Il logo della rete ecomusei italiani, un momento della riunione del 15.10.2020 e l'intervento del prof. Ledo Prato sul premio paesaggio 2020

Grazia Aldovini propone questo logo il cui significato è:

la E di Eco e la M di musei intrecciate tra loro;

-una trama tra le due lettere che lascia intravedere la forma di un territorio e forse anche un corso d’acqua;

-due persone che si abbracciano immaginando una comunità.

-i colori della bandiera

Segue il verbale delle riunioni di rete del 15.10 e 22.10.2020. Sono graditi suggerimenti per migliorarlo.

1. Ecomusei e Paesaggio

1.1 Convenzione di Faro

La Camera dei Deputati ha approvato il progetto di ratifica della Convenzione di Faro. Attendiamo ora che la legge venga ratificata dal Presidente della Repubblica, ma possiamo già festeggiare e continuare a lavorare per promuovere e attuare i contenuti di questo importante accordo internazionale.

con la partecipazione del prof. Prato dell'Associazione Mecenate che presenta la 7 edizione del Premio del Paesaggio del Consiglio d'Europa edizione particolare perchè a Firenze è stata firmata la convenzione del Paesaggio

>>La Convenzione

Raffaella Riva: introdurrei il concetto di eredità culturale, di grande attualità vista la ratifica della convenzione di Faro nella carta di cooperazione Italia - Brasile e negli altri documenti di rete.

Si prende atto favorevolmente con un brindisi virtuale

1.2 Premio Paesaggio.

Il prof. Ledo Prato dell’associazione Mecenate 90 incaricata dalla DG ABAP del Mibact per la organizzazione e gestione del Premio del Paesaggio del Consiglio d'Europa, VII Edizione illustra il bando e chiede la nostra disponibilità a diventare Advisor del Premio. L'Advisor si impegna a promuovere il Premio del Paesaggio presso i propri associati o facendo ricorso alla rete dei propri contatti. Non sono quindi previsti oneri né sono previsti compensi per l'attività svolta. I loghi degli Advisor saranno riportati sul nuovo sito del Premio e citati negli altri canali di comunicazione. Infine saranno segnalati e coinvolti in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio prevista per il 14 marzo 2021.

>>partecipa al premio dal 7.10 al 15.12

Ledo Prato: Il sito dedicato è www.premiopaesaggio.premiculturali.it

I proggetti migliori vengono menzionati anche se il vincitore è uno solo.

Giornata nazionale del paesaggio (14 marzo) presentera' il candidato vincitore del premio del Paesaggio al consiglio d'Europa. Oggi sono circa 140 i progetti presentati e che partecipano al concorso I progetti di paesaggio devono essere accompagnati dalla partecipazione di una comunità. Nella edizione precedente è nata la figura dell'Advisor che senza oneri può impegnarsi per conto della rete nazionale nella promozione del premio e per aiutare nell'individuazione del profilo giusto.

Nerina Baldi chiede informazioni circa la partecipazione al bando del paesaggio con la candidatura di una sola attività di miglioramento del paesaggio oppure se si possono indicare più attività in relazione tra di loro.

Francesco Baratti conferma che già in passato è stata data una menzione per molteplici attività in rete (Puglia) che hanno concorso al miglioramento del paesaggio. Si candida quale referente per la Rete per l'attività di Advisor del premio, rendendosi disponibile a coordinarsi con più ecomusei in aree geografiche omogenee per la partecipazione al premio e a coordinare il gruppo di lavoro "Paesaggio" che si occuperebbe dell'argomento. E' necessario un aggiornamento su questo argomento con un incontro del gruppo di lavoro.

Aderiscono al gruppo altri presenti: elencare

Si ringrazia il prof. Prato della proposta e si aderisce come advisor al premio paesaggio 2020 dando mandato a Francesco Baratti di coordinare il gruppo Paesaggio che si dedicherà alla promozione del premio e di altri progetti

1.3 Giornata del paesaggio e iniziative.

Abbiamo fatto il punto del recente interessante convegno organizzato in Trentino in occasione della giornata del paesaggio e definire azioni sul tema come l’adesione alle passeggiate patrimoniali nell’ambito delle giornate europee del patrimonio. https://www.coe.int/en/web/venice/coming-events1 ) e al concorso mondiale di fotografia Wikilovesmonuments.

Si da mandato al gruppo Paesaggio di approfondire l'argomento e proporre iniziative di rete da promuovere oltre al premio paesaggio 2020

2. Strategie comunicative del coordinamento ecomusei italiani

Sito, Facebook e logo.

Dal Santo: Nella precedente riunione abbiamo stabilito di procedere col nuovo sito (https://sites.google.com/view/ecomuseiitaliani) , pagina facebook e gruppo facebook; illustro la bozza che si basa sullo schema faticosamente concordato tra noi alcune riunioni fa; e il logo nello stesso riportato. Sono strumenti collaborativi aperti a chiunque voglia collaborare anche subito per migliorarli. Per modificare il sito inviatemi il vs. account google, per la pagina Facebook e il gruppo Facebook inviatemi il vs. account facebook.

Andrea Del Duca suggerisce che venga creato un gruppo sul tema comunicazione valutando che cosa deve essere pubblicato e abbia un interesse generale sui social altrimenti secondo la sua esperienza le singole iniziative o i link che rimandano alle singole iniziative non sono visitati.

Raul Dal Santo conferma che verranno selezionati e pubblicati solo argomenti di interessi comuni a tutti gli ecomusei.

Nerina Baldi dopo aver apprezzato il sito suggerisce di pubblicare buone pratiche attività e/ documenti del singolo ecomuseo che però potrebbero essere di aiuto o suggerimento per attività di altri ecomusei.

Raul Dal Santo suggerisce l'implementazione della cartina italiana con indicati gli ecomusei italiani posta all'inizio del sito.

Adriana Stefani suggerisce che la mappaura venga implementata con logo e sito degli ecomusei che dovranno essere inviati a chi può occuparsi di creare e alimentare il sito. Loro purtroppo non possono e non riescono a seguire la festione del sito.

Martina Fermani si offre di collaborare alle attività di gestione sito internet e di facebook.

Andrea Rossi concorda nell'indicare sulla cartina degli ecomusei soltanto quelli che aderiscono alla rete condividendo il Manifesto strategico e esprimendo la volontà di collaborare.

Giuseppe Reina propone l'inserimento di un link alle singole leggi regionali relative agli ecomusei e indicazioni circa le competenze e caratteristiche degli ecomusei.

Edo Bracchetti puntualizza nuovamente sulla necessità di aggiornamento continuo del sito.

Raffaella Riva propone la valutazione di affidare ad una persona esterna e pagata per la gestione del sito.

Raul Dal Santo risponde che l'assenza di un'organismo "Rete nazionale" e la burocrazia degli enti pubblici come l'ecomuseo di Parabiago che per trovare e spendere soldi necessita un notevole lavoro consiglia di gestire il sito tra noi.

Andrea Dal Duca suggerisce che l'invio di documentazione a qualcuno alleggerisce il lavoro di chi deve aggiornare il sito magari inviando direttamente con il link alla pagina del sito e conferma di non avere possibilità di avere fondi necessari per pagare una figura esterna.

Nerina Baldi sostiene l'importanza di avere un sito comune per avere più visibilità e che favorisca la collaborazione tra i vari ecomusei.

Si prende atto favorevolmente del sito web già pubblicato e si demanda al gruppo di lavoro "Comunicazione" il suo miglioramento e gestione. Si determina di riportare sulla home page del sito la mappa con riportati solo gli ecomusei che condividono il manifesto e esprimono la volontà di collaborare alla rete. Si approva il logo "provvisoriamente definitivo". Si determina anche di riportare i link degli ecomusei che non sono riuniti in reti regionali.

3. Carta di collaborazione Italia Brasile

3.1 ecomusei Argentini

Adriana Stefani: Con piacere abbiamo la partecipazione di rappresentanti di ecomusei argentini che vogliono apprendere le nostre modalità lavoro in rete reti di ecomusei per poter realizzarne una in Argentina.

Viene illustrata l'esperienza Argentina. Andrea Rossi e Raul Dal Santo comunicheranno agli amici argentini i contatti con ecomusei argentini avuti in passato

Si prende atto favorevolmente della volontà degli ecomusei argentini di lavorare in rete e si offre la disponibilità della rete italiana di collaborare per lo sviluppo dell'ecomuseologia in Argentina.

3.2 Carta di collaborazione Italia Brasile

Raul Dal Santo: La carta di collaborazione che dovevamo presentare il 15.10 è ancora in fase di stesura. Alcuni di voi hanno collaborato a stenderla. E’ ora possibile condividere la bozza contenente anche le idee dei brasiliani; sono pervenute alcune ulteriori modifiche dell'ultimo momento e al momento la carta necessita di ulteriori adattamenti.

Viene illustrata la carta di collaborazione modificata a seguito dei vs. suggerimenti che è scaricabile cliccando qui.

Raffaella Riva ho inviato la Carta di cooperazione con piccole proposte di modifiche a pp. 6 e 7 (evidenziate in azzurro e rosso). Proverei a introdurre il concetto di eredità culturale, di grande attualità vista la ratifica della convenzione di Faro. Mi rimane un dubbio sull’impostazione generale: sembra che gli italiani si impegnino su alcuni fronti, i brasiliani su altri. Secondo me si potrebbe cercare di evidenziare maggiormente i punti generali di impegno comune, che poi ciascuna nazione declina rispetto al suo specifico. Forse basterebbe anche solo dare una veste diversa al programma decennale, collegandolo maggiormente alle sfide trattate prima.

Proposta di ricollocazione di un incontro per l'approvazione della carta di collaborazione a novembre.

Raffaella Riva propone di modificare l'intestazione della tabella sostituendo Dinamiche con linee strategiche di azioni condivise.

Nerina Baldi ricorda le importanti differenze tra italiani e brasiliani non stupendosi delle differenze di obiettivi. Il confronto delle due realtà è importante per sottolinerae le differenze di obiettivi. Suggerisce inoltre di ampliare la parte dove vengono indicate le partiche.

Si prende atto favorevolmente della Carta di collaborazione da integrare come da suggerimenti emersi nella discussione e si chiedono eventuali ulteriori integrazioni entro il prossimo incontro di rete. Nel mese di novembre faremo un secondo incontro binazionale Italia Brasile per approvare il documento e acquisire offerte di collaborazione da parte dei singoli aderenti alla carta su specifici progetti.

La carta di collaborazione rivista a seguito della riunione è consultabile cliccando qui.

4. Revisione del Manifesto strategico ecomusei italiani

Nella precedente riunione di rete abbiamo concordato di rivedere il Manifesto; con alcuni di voi abbiamo ipotizzato che la Carta di collaborazione coi brasiliani, le nostre riflessioni compiute nel periodo di lockdown in particolare nella riunione di rete del 21.5.2020 e il confronto con la differente realtà ecomuseale oltreoceano possono costituire un’ottima base per l’ulteriore revisione del Manifesto strategico degli ecomusei.

Se qualcuno di noi è disponibile possiamo attivare il già prospettato gruppo di lavoro per la fase di revisione del Manifesto, adottando eventualmente la strategia dell’emendamento come già sperimentato in precedenza. Sono benvenuti pertanto proposte di emendamento di argomenti/capitoli specifici del Manifesto da sviluppare nel gruppo di lavoro.

Dato l'orario si determina di affrontare l'argomento nella prossima riunione

5. Progetto Ecoheritage

Questo progetto è stato finanziato dall’UE nell’ambito del programma ERASMUS+KA. Vi invito a leggere il sommario del progetto che vede tra i partner europei la Rete Ecomusei Lombardi con l’auspicio di estenderlo anche agli altri ecomusei italiani.

>>continua a leggere

Dato l'orario si determina di affrontare l'argomento nella prossima riunione

6. Ecomusei, monitoraggio e sistema museale nazionale

Un breve riassunto di oltre tre anni di lavoro in Lombardia dove si è concluso il monitoraggio degli ecomusei accreditati: non è stato confermato l’accreditamento a 10 ecomusei lombardi che non rispondevano ai requisiti minimi, ma specialmente sono stati rivitalizzati molti ecomusei grazie ad un tanto inaudito quanto utile lavoro di accompagnamento degli ecomusei di cui siamo molto grati a Regione Lombardia. Il prossimo monitoraggio avverrà sui nuovi requisiti per i quali la rete lombarda ha predisposto il Vademecum Ecomusei 2.0.

>>continua a leggere

SISTEMA MUSEALE NAZIONALE.

Andrea Rossi comunica che la Regione Toscana ha dato tempo ai musei ed ecomusei riconosciuti, di adeguarsi ai nuovi criteri del ministero entro il 2022. Mi riferisco nello specifico al Decreto Ministeriale n. 113 del 21 febbraio 2018 ("Adozione dei livelli minimi uniformi di qualità per i musei e i luoghi della cultura di appartenenza pubblica e attivazione del Sistema museale nazionale"

Sarebbe interessante capire se anche le altre regioni si muovono in questa direzione. Sotto la formula "luoghi della cultura" ci stanno, immagino, tutte le esperienze, ecomusei compresi, anche se i criteri sono tutti di "natura museale". Da qui deduco che se un ecomuseo volesse essere inserito nel sistema nazionale dovrebbe, quindi, prima dimostrare di rispondere a tutti i livelli minimi di qualità per i musei e nel contempo proporre e promuovere attività in chiave ecomuseale (se vuole tenere fede alla propria mission).

Per approfondimenti:

-SISTEMA MUSEALE NAZIONALE

-LIVELLI MINIMI

Dal Santo ricorda che tempo fa Garlandini, ora presidente di ICOM international, ci segnalava il neonato sistema museale nazionale come opportunità che alcuni ecomusei italiani avrebbero potuto cogliere. Da qui all’obbligo di adeguarsi che R. Toscana ha impartito, penso che ci sia molta differenza. Alla luce dell’esperienza lombarda Dal Santo ritiene più importante monitorare e accompagnare gli ecomusei per rispondere a requisiti minimi ecomuseali piuttosto che a contare i biglietti di ingresso, tanto per fare un esempio. Potremmo comunicare a R. Toscana quello che sta facendo la Lombardia.

Andrea Rossi rileva che "il punto è se il percorso della Lombardia sarà riconosciuto dal ministero e se gli ecomusei riconosciuti dalla regione (secondo i suoi criteri ed il suo percorso di accompagnamento) potranno essere inseriti a diritto nel sistema museale nazionale. Oppure si creeranno due livelli distinti: sistema museale nazionale con musei/ecomusei rispondenti ai requisiti minimi del ministero e musei/ecomusei riconosciuti solo dalla regione?

Il punto non è tanto per il riconoscimento fine a se stesso ma soprattutto sulle modalità di finanziamento (viste le difficoltà oggettive) e sostegno in prospettiva dei musei ed ecomusei."

Nerina Baldi: "E' un problema serio, anche in Emilia Romagna..

Segnalazioni all'avvio della discussione dei LUQ e Recenti tentativi di incontro non hanno avuto la dovuta considerazione

Dubito anche sull'adeguata apertura del ministero, lo testimonia il Documento restituito dal Mibact sulla nostra proposta di Legge nazionale, il questionario ISTAT, e come su questi 2 aspetti ci si è confrontati in Piemonte al convegno sulla presentazione della LR piemontese.

Ancor peggio è stata la sorpresa all'audizione di Treia 2019 dove sul patrimonio territoriale la Commissione proponevano standard e riconoscimenti di qualità, dentro al Sistema museale nazionale; cosa avevamo già sentito anche ad Argenta a novembre 2015.

Constato che i Livelli uniformi di qualità per i Musei ex DLgs 113/2018 che mette sullo stesso piano Musei nazionali (MIBACT) con quelli locali e conferisce un ruolo sovraordinato al Sistema Museale nazionale è un intendimento voluto, dilagante che viene da molto lontano e che solo di facciata pare accogliere l'istanza ecomuseale; ma in realtà non la comprende e la svuota ."

Grazia Aldovini comunica che "Regione Lombardia non ritiene che i criteri adottati per i musei dal DM 113/2018 si possano utilizzare per gli ecomusei, vista l’attenzione data in modo specifico al singolo istituto (anche i termini di sede, sicurezza, ecc.), che deriva dalla storia circa la costruzione di questo decreto. Il DM ha formalizzato i lavori di un tavolo che aveva coinvolto regioni/associazioni ecc. specificatamente dedicato al “Museo” mentre i gruppi “Biblioteche e archivi” e “Valorizzazione territoriale integrata”, più assimilabile alla realtà delle reti culturali e quindi agli ecomusei non hanno mai avuto uno sviluppo che li abbia portati alla formalizzazione e alla pubblicazione con DM (come previsto dal Codice) come invece avvenuto per i musei, infatti le loro attività si sono arenate nel 2014. Probabilmente a livello ministeriale è mancata quell’attenzione che si è invece concretizzata per i Musei. Allego a tal proposito il documento prodotto (appunto del 2014) sulla valorizzazione territoriale (che cita gli ecomusei).

Questa che porto è l’esperienza del mio dirigente che ha partecipato a suo tempo al gruppo Biblioteche e archivi dove coordinava la commissione MIBACT/Regioni/Associazioni.

Pertanto, poiché per il riconoscimento di istituti e luoghi della cultura la materia è normata dalla legge regionale, noi continuiamo ad applicare l’art. 6 della nostra l.r. 25/2016 secondo cui la regione assegna i riconoscimenti in base ai propri criteri che devono essere adeguati alla normativa nazionale (cosa fatta per i musei, per rispondere al quesito del collega toscano, dove i criteri di RL sono stati dichiarati equipollenti dal MIBACT nel 2019) se e quando ci saranno, formalmente approvati."

Edo Bricchetti: "C’è una forte resistenza ad entrare nello specifico del sistema nazionale museale come ecomusei. Se a parole c’è apertura verso il territorio, in realtà i requisiti, le procedure ed anche una certa mentalità precostituita, intralciano la strada precludendo ogni accesso al sistema museale nazionale. E quando c’è, è marginale, non operativo.

Diversamente, a livello internazionale, c’è molta più collaborazione e partecipazione.

I musei territoriali, anche quelli più piccoli, sono coinvolti maggiormente dalle istituzioni museali nazionali. Lo riscontro anche all’interno d’Icom Italia dove sto cercando di comporre un gruppo di lavoro “Ecomusei e territorio” all’interno d’Icom Italia/Lombardia. Il gruppo conta già su una quindicina di aderenti. Speriamo, come dice una famosa citazione tratta da un film “Speriamo io me la cavo”.

Andrea Rossi: Ringrazio Aldovini per quanto ha riferito che fa luce sulla questione e traccia una strada, quella scelta dalla regione Lombardia, che non mancherò di evidenziare ai nostri funzionari della regione.

Ledo Prato consiglia di interloquire prima con ANCI e poi con il comitato ministeriale per definire e formulare proposte degli ecomusei in merito all'argomento e si rende disponibile per fissare incontro con ANCI nei prossimi giorni.

Si determina

  1. di rendere edotte le regioni della visione della Regione Lombardia sul tema

  2. di incontrare prima i rappresentanti di ANCI e poi il gruppo di Comitato ministeriale per definire e formulare proposte degli ecomusei in merito all'argomento

Maria Rosa Bagnari, Ecomuseo Erbe palustri. Qui nella Bassa, stiamo affrontanto un momento di confusione organizzativa seria. Da tempo si avverte la mancanza totale di un coordinamento territoriale. Dopo la chiusura del sistema proviciale, riferimento importante, si vive a sorpresa la chiusura dell'IBACN.

Certa che l'assessore regionale non intende parlare di ecomusei, rimango sempre della mia opinione, ovvero che i coordinamenti territoriali, dove funzionano danno vita e fiducia per il futuro, specialmente dove a condurre c'è un amante e non un burocrate.

Eliana Salvatore: in merito alla richiesta, ricordo che a suo tempo Regione Piemonte ha redatto il questionario del 13.02.2019 "Indagine sui musei e le istituzioni similari" che è stato oggetto di discussione tra il funzionario ministeriale Vito Lattanzi e la dirigenza piemontese. Alla Sezione C, a pagina 7 si parla di Ecomusei. Dal dibattito intercorso in Piemonte, intorno all'impostazione dei contenuti del questionario elaborato dal Ministero, ne è derivato che:

-la Regione Piemonte, ad oggi, ritiene che i criteri adottati per i musei dal DM del 2018 non si possano utilizzare per gli ecomusei.

- La Regione Piemonte, non a caso, ha invitato Lattanzi a parlare dell'argomento nel Convegno a Torino dello scorso 22/03/2019, per verificare se ci fossero delle aperture ministeriali e un margine per fare chiarezza....ma al momento continuano a non esserci sviluppi in tal senso .

La questione è complessa! A livello centrale, mi par di capire che sia difficile trovare un interlocutore attento e pronto a farsi portavoce delle corali osservazioni. Tuttavia in Piemonte, Musei ed Ecomusei, continuano ad essere di competenza tecnico-scientifica di un unico Settore regionale, ma viaggiano separatamente e ben distinti.

Aggiornamento del 22.10.2020

Relazionano sul tema i referenti di ANCI Santoro e Pucci, grazie all’interessamento di Ledo Prato. Ci consigliano due azioni, una nei confronti delle regioni perché si facciano portavoce delle istanze degli ecomusei e una nei confronti della direzione generale e della commissione nazionale che si occupano dei criteri per il sistema museale nazionale. Dalla discussione successiva emerge l’opportunità di:

1. definire standard di funzionamento degli ecomusei e di crescita degli stessi da mutuare dai documenti che sono stati condivisi in varie regioni e da formattare anche, ma non solo secondo le schede che la commissione nazionale avrebbe utilizzato per poter essere facilmente comprese e usate dalla commissione stessa

2. per fare quanto sopra è necessario attivare un gruppo di lavoro con il coordinamento di un referente di cui si attendono candidature entro una settimana

3. nel frattempo che attendiamo candidature collezioniamo e possibilmente leggiamo tutta la documentazione prodotta sul tema. Inviatemi quindi documenti che sono stati realizzati sul tema

L’attività può essere svolta solo se qualcuno di noi si occupa di coordinarla con l’aiuto del gruppo di lavoro per il quale oggi già alcuni di noi hanno mostrato interesse.

Quindi l'assemblea si aggiorna per una riunione lampo della durata massima di mezz’ora con “autospegnimento” dalle ore 14,30 alle ore 15.00 per il giorno 29.10.2020 per verificare chi si è fatto avanti, costituire il gruppo di lavoro e definire le tempistiche. Nel frattempo ogni suggerimento e riflessione via email sono molto graditi!

Materiale pervenuto

Grazia Aldovini: trasmette documento e posizione di R Lombardia (vedi discussione qui sopra)

Eliana Salvatore: trasmette documento e posizione di R Piemonte (vedi discussione qui sopra)

Raul Dal Santo: Vi invito a vedere il Vademecum Ecomusei 2.0 che trovate su questa pagina dedicata della rete ecomusei Lombardi. La consulta e la Rete degli ecomusei lombardi hanno approvato il Vademecum per gli ecomusei 2.0; è un documento che la Rete mette a disposizione di tutti gli ecomusei per la spiegazione e l'approfondimento dei Requisiti minimi per il Riconoscimento degli ecomusei in Lombardia, contenente definizioni, riflessioni, buone pratiche e strumenti già utilizzati o utilizzabili, nel contesto lombardo. Esso costituisce quindi un aiuto sia per i nuovi ecomusei che intendono accreditarsi sia per quelli già accreditati che dovranno adeguarsi ai nuovi criteri approvati, in vista del prossimo monitoraggio regionale. Gli approfondimenti derivano dal contesto Lombardo e dal Manifesto strategico degli ecomusei italiani.

Andrea del Duca: come da accordi ti trasmetto gli indicatori per gli ecomusei del Piemonte con una breve scheda. Aggiungo altra documentazione, usata come base per gli indicatori, che fa parte della storia degli ecomusei. A mio avviso è importante che l'interlocuzione col Ministero (o chi per esso) sia portata avanti sul punto che gli ecomusei non temono di essere valutati. Ma che chiedono che ciò sia fatto misurandoli per quello che sono e non per quello che non possono né vogliono essere.

Segnala inoltre che uno degli eccomusei della rete del Piemonte ha tentato di accedere a un bando ministeriale, ma non rientrando tra i "luoghi della cultura" è stato escluso. Pertanto il problema di un "riconoscimento" a livello nazionale è rilevante anche in funzione della riduzione delle risorse messe a disposizione delle regioni. Pertanto il poter concorrere a bandi nazionali assume un ruolo più centrale che in passato.


7. Censimento ecomusei

Il censimento ecomusei italiani è un progetto di rete in corso e necessita di energie per poterlo concludere e essere pubblicato nel sito del coordinamento nazionale ecomusei. Chi vuole collaborare?

Dato l'orario si determina di affrontare l'argomento nella prossima riunione


8. Altre attività internazionali

Sulla piattaforma internazionale DROPS trovate altre novità di carattere internazionale alcune delle quali meritano la nostra attenzione e collaborazione. Alcuni di noi hanno partecipato alla call dei colloqui di Santiago del Cile. Di recente l’organizzazione ha chiuso la revisione degli articoli. Su suggerimento di Hugues de Varine ho proposto alla collega del colloquio di Santiago, che per il coronavirus è stato spostato nel 2021, che potremmo festeggiare insieme il 50^ “compleanno” degli ecomusei che ricorre proprio l’anno prossimo. Come anche potremo farlo in altre occasioni nazionali e internazionali. Sono quindi gradite proposte in tal senso e specialmente volontari che le realizzano.

Un’occasione da cogliere sarà il festival dello sviluppo sostenibile 2021.

Dato l'orario si determina di affrontare l'argomento nella prossima riunione



14:36

Edo Bricchetti Ecomuseo Valle Spluga. Ecomuso Martesana


14:36

Andrea Rossi ecomuseo del casentino


14:36

Nerina Baldi n.baldi@comune.argenta.fe.it


14:37

María Andreolli, dall'Argentina. Invitata da Adriana Stefani

meryandreolli@gmail.com


14:38

Valentina Mastronardi ecomuseo di valle d'itria


14:39

Martina Fermani Ecomuseo delle Case di Terra Villa Ficana di Macerata


14:39

Elisa Arecco - Ecomuseo di Cascina Moglioni sono solo una collaboratrice dell'Ecomuseo


14:43

Adriana Stefani Rete Ecomusei del Trentino


14:49

valentina mastronardi_ecomuseo valle d'itria


14:55

Elisa Arecco - Ecomuseo di Cascina Moglioni

iael.arecco@gmail.com


14:58

Eliana Salvatore - Laboratorio ecomusei della Regione Piemonte -


15:05

Raffaella Riva a Io

Privato

ciao, in sostanza non mi era chiaro "casa comune", proporrei di sostituirlo con eredità culturale (in linea con Faro) oppure bene comune / e poi il riferimento alle produzioni alimentari, forse potrebbe essere reso più ampio con riferimento alle produzioni locali e alla valorizzazione delle filiere, in questo modo si comprenderebbero anche i prodotti dell'artigianato, dell'arte, ecc.


15:06

Io a Raffaella Riva

Privato

casa comune è il pianeta, in alcuni casi può essere sostituita, in altri forse va aggiunta. bene per le produzioni locali


15:28

valentina mastronardi_ecomuseo valle d'itria

d'accordo per adesione come advisor- ref. francesco. per eventuale proposta per candidatura al premio incontro ad hoc.


15:28

Raffaella Riva a Tutti

Sono d'accordo e interessata a partecipare al gruppo paesaggio


15:35

Edo Bricchetti

Allora: REL come advisor, Baratti, come referente. Io dò la mia disponibiltà al gruppo. edo.bricchetti@tin.it


15:38

Andrea Rossi

ADISOR tutta la rete ecomusei taliani, se non ho capito male. aderisco anche io al gruppo.


15:40

Andrea Del Duca a Tutti

A me il logo piace. Il sito direi che va bene.


15:44

Edo Bricchetti a Tutti

Condivido le preoccupazioni di Del Dica in merito all'agenda, Va meglio definita questa voce


15:47

Raffaella Riva a Tutti

Potrebbe essere anche l'agenda delle iniziative dei gruppi di lavoro


15:49

Edo Bricchetti a Tutti

Quindi, interna alla REL?


15:51

Andrea Del Duca a Tutti

Una presenza istituzionale sul web della rete degli ecomusei italiani è fondamentale. Concordo con Nerina che usarlo per la raccola di tutto il lavoro fatto finora sarebbe molto utile per creare un luogo unitario dove trovare materiali e documenti elaborati dagli stessi ecomusei.


15:52

Martina Fermani - Ecomuseo Villa Ficana a Tutti

Ottima domanda quella di Nerina Baldi sui loghi , anche nelle Marche non abbiamo una rete rappresentativa


15:55

Andrea Del Duca a Tutti

Nei limiti del possibile sarebbbe meglio avere documenti sul sito senza rimandi ad altri siti. Questi link esterni andrebbero limitati a quei documenti istituzionali utili che sono illustrati meglio altrove (ad es. Convenzone di Faro).


15:56

Andrea Del Duca a Tutti

Per superare il problema delle reti non costituite basterebbe creare una pagina web "di rete" che poi rimanda ai singoli ecomusei. Resta il problema del logo, ma come ora c'è quello del coordinamento nazionale (che è informale) si potrebbero creare anche quelli delle varie altre regioni


15:58

Raffaella Riva a Tutti

Io nella mappa lascerei solo gli ecomusei che aderiscono al manifesto. Il censimento del 2016 ha ripreso banche dati disomogenee (tra gli altri anche l'elenco fatto da me per la tesi di dottorato, basato su conoscenza diretta e documenti recuperati in rete e verificati parzialmente e solo per quanto possibile)


16:01

Andrea Del Duca a Tutti

Si sono d'accordo con Adriana


16:07

Pablo Cucchetti a Tutti

Buenas tardes todos. Finalmente luego de algunas dificultades técnicas hemos podido incorporarnos. Es un gusto poder participar de este encuentro y queremos expresar nuestro agradecimiento a los organizadores. Un cordial saludo desde Argentina


16:08

Raffaella Riva a Tutti

Non è semplice toccare il tema di criteri per l'autovalutazione, anche rispetto al lavoro che si sta portando avanti nelle regioni e a livello nazionale


16:09

Andrea Del Duca a Tutti

Credo che il criterio più semplice ma contemporaneamente dirimente sia l'adesione al documento strategico da parte dei singoli ecomusei


16:13

valentina mastronardi_ecomuseo valle d'itria a Tutti

potremmo suddividere i compiti per completare il sito. d'accordo per i link ai siti degli ecomusei aderenti. istituire un gruppo di lavoro per social e aggiornamento i componenti tra gli aderenti, magari turnando per non gravare sempre sulle stesse persone.


16:16

Martina Fermani - Ecomuseo Villa Ficana a Tutti

Sono d'accordo con Raul sulla gestione della mappa secondo le adesioni al manifesto


16:21

Andrea Del Duca a Tutti

Se costituiamo un gruppo sul sito e la comunicazione sono disponibile


16:21

Claudio Gnessi - Ecomuseo Casilino a Tutti

d’accordo con Raul sulla gestione della mappa


16:22

María Andreolli a Tutti

Grazie, Adriana! Noi abbiamo tanto da imparare


16:23

Pablo Cucchetti a Tutti

Gracias Adriana por tu consideración


16:46

Edo Bricchetti a Organizzatori

Non ho la versione ultima della carta Italia -Brasile. Forse me l'hai mandata, ma io non la trovo. Puoi inviarmela nuovamente?


17:04

eliana salvatore a Tutti

Preferisco rimandare l'argomento standard museali per avere l'opportunità di parlarne in modo approfondito tutti insieme. La Regione Piemonte si è allineata alle posizioni già enunciate dalla Lombardia. Lo scorso anno il dibattito si è aperto con Vito Lattanzi e la dirigenza regionale piemontese ante convegno in Piemonte prima del convegno 2019. Le risultanze sarebbe preferibile discuterle in un altro momento. Devo lasciare l'incontro ringraziandovi tutti e complimentandomi per per il Sito di cui condivido impostazione e logo. Grazie ciao Eliana


17:49

Antonello Andreani - Ecomuseo dei Monti Sibillini a Tutti

Scusate se sono riuscito a collegarmi tardi, non sono intervenuto anche per aver perso la prima parte degli scambi, ho ascoltato comunque con interesse e spero comunque di poter dare il mio contributo in seguito. Anche io faccio sempre molto fatica ad associare gli Ecomusei ai Musei tradizionali, sono realtà differenti, credo che questo sia un aspetto ancora una volta fondamentale per lavorare sulle leggi, sulle opportunità e mantenere un'identità che non sia labile e/o confondibile....ma l'argomento non è nuovo ma credo ancora non risolto.