Tecniche e materiali

L'aula laboratorio d'arte ceramica oggi

Dal tornio al fuoco

Tipologie, soggetti, materiali, tecniche.

Nei laboratori si sperimentavano diversi materiali, smalti, cotture.

Le tipologie dei lavori comprendevano fregi e pannelli composti da piastre regolari e irregolari impiegati come decori architettonici e di arredo, portali, bordure di caminetti e porte, formelle, vasi, piatti, ciotole, vassoi, boccali, servizi da tè e caffè, portaombrelli, piccole sculture.

I soggetti dipinti, accanto all'istoriato tradizionale del Ducato di Urbino, comprendevano scene di vita quotidiana, scene di città, il porto, piazze, mercati, maschere, circo, animali, temi religiosi, raffigurazioni astratte, raffigurazioni stilizzate, musici, temi liberi, il mondo del lavoro, temi fiabeschi.

I manufatti, i materiali, le tecniche utilizzati erano molteplici, e prevedevano cotture da 900°C a 1400°C:

Manufatti

  • Lastre in argilla semi refrattaria modellate a bassorilievo, decori con smalti colorati.
  • Vasi con foggiatura a lucignolo o colombino (è una delle tecniche più antiche per modellare vasi, si realizza sovrapponendo rotoli di argilla che man mano vengono rimodellati in maniera uniforme) con argilla da maiolica, biscottatura (980° c/a); smalti e decori con pigmenti colorati e cristallina trasparente (cottura a 920° c/a).
  • Servizi da tavola con foggiatura al tornio; decoro su smalto bianco o colorato e cristallinato sia trasparenti che colorate, cristalline grosso spessore (cotture da 920° a 980° c/a).
  • Piatti a foggiatura a lastra, a lucignolo,a stampo, a colaggio (impasto semiliquido di argilla che viene colato su stampi di gesso) e al tornio.

Materiali

  • Terrecotte a impasto semplice, argilla rossa calcarea ferruginosa, biscottatura più o meno porosa dalla tonalità rosso variabile in relazione alla quantità di ossido di ferro impiegato (cottura a 980° c/a).
  • Refrattari a impasti composti di argille con aggiunta di chamotte (frammenti di argilla già cotta di differente dimensione) più o meno porosi; colorazione dal bianco al bruno, a seconda della materia prima utilizzata, smaltati sia con smalto bianco che colorato; pigmenti colorati e cristalline sia trasparenti sia colorate, foggiatura a lastra, lucignolo, a stampo e al tornio. Principalmente utilizzati per oggetti da esterni (cottura a 1400° c/a). Seconda cottura in base alla composizione degli smalti (cottura superiore ai 1.000°).
  • Maioliche (faenze) a impasto semplice con biscottatura mediamente porosa (cottura a 980° c/a); colore rosso variabile a seconda dell’ossido di ferro presente; smaltatura e decorazione con pigmenti colorati, cristallina trasparente a base di caolino (cottura a 920° c/a).
  • Argille bianche composte di caolino poroso meno compatto e costoso della porcellana, ma più fine della maiolica.

Tecniche

  • A foggiatura, a lastra, a lucignolo,a stampo, a trafilatura, a colaggio e al tornio.

I vecchi forni di cottura oggi dismessi