Luciano BERIO Six Encores

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LUCIANO BERIO SIX ENCORES

...la musica e la mia esistenza, condividere le mie emozioni oltre la tastiera, oltre i suoni, è questo l'intento di "Writings on Music", lasciare un segno, un'impronta nella sabbia...

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// ...Six Encores è una raccolta di sei brevi aforismi quasi col carattere di "bis", formatasi negli anni che vanno dal 1965 al 1990.

La raccolta si articola in 4 brani dedicati agli elementi empedoclei (che sono acqua, terra, aria e fuoco), e di altri due: Brin e Leaf.

Il brano con cui si apre la raccolta si intitola Brin, che significa "stelo" in francese, del 1990, dedicato al pianista Michel Oudar. Sull'inizio della prima battuta si legge "Doux et immobile", e questa frase esprime tutto il carattere del brano, che evoca un' atmosfera di calma, delicatissima e fragile come appunto uno stelo.

Leaf, data di composizione 1990, dedicata alla memoria del musicista inglese Michael Vyner, che fu direttore della London Sinfonietta dal 1972 al 1985, è un breve brano ottenuto grazie a un sapiente gioco di pedali e note staccate, in cui l'atmosfera è tutta in tensione, nell'attesa di uno sfogo che sembra quasi non arrivare mai.

Wasserklavier, del 1965 e dedicato al noto pianista italiano Antonio Ballista, il primo del ciclo empedocleo se possiamo così definirlo, indaga gli aspetti simbolici e le suggestioni che possono essere legate al concetto di acqua, con echi di toccante nostalgia; ecco infatti che si trovano riferimenti all'Impromptu op. 142 n. 1 di Schubert e all'Intermezzo brahmsiano op. 117 n. 2.

Erdenklavier è del 1969 ed è dedicato al musicologo americano Thomas Willis. Si basa su un'esplorazione di molteplici effetti timbrici molto concreti e "materici", legati all'idea di "terra" (nominata nel titolo). Al suo interno risuonano le atmosfere arcaiche e bucoliche del bestiame al pascolo.

Luftklavier, brano dedicato all"aria, del 1985, esprime appieno il carattere sfuggente e impalpabile tipico della brezza che sfiora, ma sa anche turbinare con forza e violenza. Da qui il carattere molto "volubile" del brano e le sue ricchissime sfumature create con vari accostamenti di materiale tematico

Infine, in Feuerklavier, brano del 1989 e dedicato al grande pianista americano Peter Serkin, figlio del celebre Rudolf Serkin, si avverte il guizzo della fiamma sempre in movimento, capace di "dare in escandecenza" o di bruciare in tono sommesso, ma mai statico, sotto la brace ardente.

Su You Tube al seguente link è possibile ascoltare l'intera raccolta eseguita dal vivo nel maggio del 2013 presso il Conservatorio Paganini di Genova