TORO CLUB LEINI: 118 anni di passione e 59 dalla Fondazione!!!

TORO CLUB LEINI: La nostra storia.

Come risulta dagli atti dell’archivio la sera del 12 aprile 1965 presso la trattoria “Cavallo Bianco” un gruppo di sostenitori del nostro caro Toro ebbe l’idea di fondare il “Granata Club Leini”.  Con a capo il signor Ferrero Francesco conosciuto da tutti col soprannome di “ Cecu d’la bastera” che divenne il primo presidente.  Il 10 maggio 1965 venne eletto il primo Direttivo che risultò formato dai soci fondatori, i quali elessero Presidente il Rag. Luigi Balbo.

I soci fondatori sono i seguenti: Francesco Ferrero, Luigi Balbo, Pierluigi Benedetto, Giuseppe Grogno, Piero Pozzato, Armando Scarabosio, Giuseppe Piacenza.

Il 29 novembre 1965 ci fu l’inaugurazione della nuova sede in Via Carlo Alberto cui parteciparono i seguenti giocatori: Gigi Meroni, Natalino Fossati, Angelo Cereser e l’accompagnatore Cavalier Rebaudengo,  oltre all’allenatore il triestino Nereo Rocco detto “Il paron” leggenda del nostro Calcio.  Prima e dopo la parentesi granata si aggiudicò col Grande Milan due Coppe dei Campioni, due Coppe delle Coppe e una Coppa Intercontinentale.  

1965 - Inaugurazione sede TORO CLUB LEYNI' alla presenza di Gigi Meroni e Nereo Rocco

Il 12 maggio 1967 venne eletto Presidente il Geom.  Ezio Borghesio che rimase alla guida del sodalizio per i successivi 33 anni.  In seguito cambiò denominazione e prese l’attuale nome “Toro Club Leini"

I Presidenti che hanno avuto l’onore e l’onere di guidare il club in anni tanto belli quanto travagliati sono scolpiti a caratteri indelebili nella nostra memoria e rispondono a questi nomi:

Francesco Ferrero anni 1965-1967

Ezio Borghesio anni 1967-2000

Giuseppe Piacenza  anni 2000-2008

Rinaldo Bianco    anni 200-2017

Nel corso degli anni tanto è stato fatto e tanto resta da fare con la collaborazione di tutti: membri del direttivo, soci, simpatizzanti e sponsor che, ciascuno nel suo piccolo, hanno fatto grandi cose.

Di seguito solo alcuni avvenimenti che descrivono il fervore del TORO CLUB LEINI per il coinvolgimento sia dei soci che dell’intera popolazione leinicese:

 Gli abbonati allo stadio che vedevano Leini come uno tra i club più numerosi (più di 60 abbonati nel periodo d’oro) non facendo mai mancare il supporto e il proprio striscione nelle partite casalinghe.  Da segnalare nel campionato della prima storica retrocessione 1959-1960 un nostro socio,  dipendente delle ferrovie seguì ben 17 delle 19 trasferte di quell’anno nella serie cadetta.

 Il bandierone granata issato sulla Torre dei Provana il giorno dell’ultimo scudetto nel lontano 16 maggio 1976, una vera irripetibile apoteosi.

 Le esposizioni fotografiche di cui principali artefici furono due artisti leinicesi:  Egidio Righeschi e Bruno Brancaleoni che hanno immortalato attraversi i loro scatti  la vita del club nel corso degli anni.

 La mostra “Un fiora a Superga chiamato Torino” che si tenne dal primo al quattro giugno 2000 presso il salone Fides.  Fu un grande onore e privilegio esporre la ruota e l’elica dell’aereo caduto a Superga.  Senza dimenticare gli oltre 40 pannelli contenenti le edizioni limitate dei Tuttosport degli anni dei trionfi del Grande Torino donati per l’occasione dal signor Lorenzo Maffei leinicese doc che ora risiede a Ciriè.

 La mostra dedicata alla “Farfalla Granata” Gigi Meroni in sala consigliare del Comune di Leini.  Furono esposti i capolavori del pittore Giampaolo Muliari raffiguranti i calciatori che più segnarono la storia del Toro con accostamenti riusciti tra il presente e il passato. Memorabile la gigantografia di Meroni che campeggiava davanti all’ingresso del Comune.

 La grigliata di maggio dove la cittadinanza è sempre intervenuta numerosa mangiando e bevendo in compagnia, in un clima allegro e conviviale.

 La proiezione sul grande schermo di tutte le partite del Toro di campionato e coppa che vedono presenti un gran numero di sostenitori.

 I concorsi vetrine nei negozi del paese addobbati di granata

 Le cene sociali in cui giocatori del presente e del passato sono intervenuti non per obbligo ma per il piacere di respirare un sentimento che sintetizziamo in una parola: granatitudine. Tanti di questi hanno instaurato con i nostri soci amicizie forti e durature nel tempo. Da ricordare il principe della risata leinicese: Veciot al secolo Angelo Verderone poeta e barzellettiere impareggiabile, vera icona di stile fine e raffinato, un vulcano di idee sempre in eruzione.

 Le gite sociali in pullman. Una delle più significative è stata quella voluta fortemente dall’ex presidente Giuseppe Piacenza. Direzione lago di Como sulle orme dell’indimenticato e indimenticabile Gigi Meroni originario del luogo che, all’apice della sua folgorante carriera il 15 ottobre 1967 fu travolto e ucciso in Corso Re Umberto dopo aver giocato e vinto da protagonista la sua ultima partita giocata: Torino 4 Sampdoria 2.  Aveva solo 24 anni. In quell’occasione fummo onorati di avere una guida d’eccezione: Maria, la sorella di Gigi che ci portò nei luoghi della memoria quali l’oratorio San Bartolomeo di Como dove iniziò a giocare, anzi a dipingere un calcio unico e paradisiaco ricco di estro e inventiva, un vero funambolo, un istrione fuori e dentro il campo. La risposta italica al quinto Beatles, l’irlandese volante, il mitico George Best.

 Il Monumento eretto dall’artista marmista leinicese, il maestro Toni Pavanel in onore della Squadra degli Invincibili del Grande Torino che scomparve il 4 maggio 1949 nello schianto contro la massicciata della Basilica di Superga. Qui sono riportati in piombo i nomi di tutti coloro che parteciparono alla tragica trasferta di Lisbona uniti a quelli dei giornalisti al seguito e dell’equipaggio dell’aereo il cui comandante, ennesima beffa del destino rispondeva al nome di Meroni. L’opera pentagonale riporta su ogni lato l’anno dei cinque scudetti vinti consecutivamente, record rimasto imbattuto per decenni.

Monumento al Grande Torino presso l'omonimo parco di Leini, che ospita anche la nuova sede del TORO CLUB LEINI

 Le cene in sede patrocinate dallo chef de rangle Toni Frola che ha sempre messo a disposizione forno e cucina per i suoi piatti genuini e goderecci, rivisitati nel nome della tradizione piemontese. Tifoso per eccellenza, sangue caliente, persona di inscalfibile entusiasmo.  Rispettata e amata dalle generazioni che hanno avuto il piacere di conoscerlo. Acrobata tra i pali e nella vita, mai scontato, sempre una piacevole sorpresa. Riassumibile in una parola che ben identifica la sua feroce verve: contemporaneo.

 La visita al Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata che ripercorre la storia centenaria del Torino Football Club.  Si trova a Grugliasco ospitato nella splendida dimora patrizia Villa Claretta Assandri del XVII secolo. Curata dall’Associazione Memoria Storica Granata che si identifica principalmente in due persone: Giampaolo Muliari e Domenico Beccaria con l’ausilio di tutti i volontari.  Animati da passione e competenza hanno dedicato parte della loro esistenza alla storia intramontabile fatta di valori positivi e propositivi in cui il Toro è sempre stato più di una squadra…

 La fedele riproduzione in scala dello stadio Filadelfia opera del socio Piero Pozzato.  Creato e voluto dal Conte Enrico Marone di Cinzano che ospitò le gesta del Grande Torino e prima ancora del trio della meraviglie: Baloncieri,  Rossetti,  Libonatti vincitori del primo storico scudetto. Fu inaugurato nel 1926.  Struttura di forma rettangolare con tribune in ghisa e legno stile Liberty aveva una capienza iniziale di 15mila unità.  Ultima partita giocata nel mitico Fila:  Torino Napoli terminata in parità 1-1 con rete del capitano Enzo Bearzot che in seguito divenne CT della nazionale aggiudicandosi il Mondiale in Spagna nel 1982 rinnegando il suo passato e schierando il blocco bianconero che risultò tanto vincente quanto convincente.

 La sede sociale sita al Centro Grande Torino in Via Vittime di Bologna.  Potrebbe riassumersi in una frase: “ I have a dream” pronunciata  e voluta con fermezza e caparbietà da Rinaldo Bianco,  l’ultimo presidente  prematuramente scomparso.  Costruita con la volontà, lo spirito di sacrificio e la manodopera gratuita di numerosi soci che, mettendo al servizio le loro competenze,  hanno passato giorni, mesi ed anni per vederla terminata senza mai scoraggiarsi nonostante i molteplici problemi che si sono presentati e si presentano quotidianamente. Speriamo che un domani il sogno si trasformi in realtà.

Attuale sede TORO CLUB LEINI 

Questa è una storia in divenire che può in ogni istante venire riveduta, corretta ed aggiornata. Tanti sono i soci defunti che non sono stati menzionati ma i loro volti, le loro gesta rimarranno impressi nelle persone che hanno avuto il piacere di conoscerli.  Non verrete mai dimenticati.  Il Toro Club ha sempre collaborato, collabora e collaborerà con l’amministrazione comunale che non ha mai fatto mancare la sua stima e il suo appoggio.

Il Toro Club Leini ricordando il passato, vivendo il presente è già proiettato in un futuro sereno e vincente accettando con entusiasmo le sfide che si presenteranno

TORO CLUB LEINI

Il Direttivo

Il TORO CLUB LEINI in ricordo del suo indimenticabile ultimo Presidente Rinaldo BIANCO 

Io Rinaldo Bianco, Presidente del Toro Club Leini, vorrei ringraziare tutti i miei predecessori, tutto il Consiglio Direttivo, tutti i soci, simpatizzanti e gli Sponsor che ci hanno aiutato, chi con il lavoro, chi con il materiale e chi con i contributi. Ringrazio inoltre il Comune di Leini, il Consiglio Comunale per il terreno e il contributo ricevuto. 

Augurando a tutto il Direttivo, a tutti i Soci, simpatizzanti all'Amministrazione Comunale, a tutte le Associazioni di Leini ed a tutti gli sportivi uno splendido 2015, ricordando che lo sport deve essere un ritrovo di Pace, Serenità e svago, non di violenza o cattiveria.

                                                                                                                                                                                                    In Fede

Il Presidente

 Rinaldo Bianco 

Con queste parole il nostro presidente Rinaldo Bianco festeggiava il 50° anniversario del TORO CLUB LEINI.

Rinaldo dopo una lunga malattia ci ha lasciato nel marzo 2017. A noi soci e membri del direttivo il compito di portare avanti l'eredità di questa grande associazione nata sotto l'insegna dei colori granata. 

4 MAGGIO 2022: PER L'ANNIVERSARIO DEL GRANDE TORINO LA TORRE PROVANA SI ILLUMINA DI GRANATA

Grazie al lavoro del nostro direttivo ed alla fattiva collaborazione dell'amministrazione del comune di Leini, la torre Provana di Leinì (XIV secolo) si colora di granata per commemorare in nostro GRANDE TORINO.