Franco Cardini
dichiara il falso

FRANCO CARDINI RACCONTA LA STORIA DELLA PALESTINA. IMPUNITO ORIENTALISTA?

Ecco alcune sue affermazioni e relativi commenti.

https://casadelsole.tv/israele-e-palestina-la-storia-raccontata-da-franco-cardini/


Dice:
Il muro è efficacissimo. Costruito per la sicurezza contro gli attentati terroristici che in effetti c'erano prima e che in effetti sono crollati dopo la sua costruzione.”
Il muro è stato utile agli israeliani per sottrarre, strada facendo, ulteriore territorio ai palestinesi; per rendere lo spostamento dei nativi praticamente impossibile; per obbligarli a coprire distanze di km nel tentativo di raggiungere una meta del loro territorio vicina poche centinaia di metri; per separarli dai loro campi coltivati; per allontanare i padri dai figli. Non è mai stato impenetrabile ma sempre ricco di numerosi varchi clandestini come molti docufilm dimostrano. (https://www.internazionale.it/reportage/francesco-migliaccio/2017/02/06/cammino-israele-palestina-muro) E come io stessa ho verificato quando sono stata in Palestina.
A Cardini è sfuggita la dinamica della politica interna palestinese. Gli attentati terroristici crollarono perché Hamas scelse di cambiare strategia e di partecipare alle elezioni. Non sarebbe giovata a questo progetto la politica degli attentati Kamikaze.

La corte suprema di Israele non scherza e non è incline a favorire il potere in carica”
La corte suprema però non scherza nemmeno quando assolve tutti gli israeliani che uccidono i palestinesi e condanna tutti i palestinesi per non avere commesso reati. Sappiamo che il governo sionista non ha costituzione ma ha 14 leggi fondamentali che sono le Basic Low. La corte suprema è competente a decidere se le varie leggi emanate dalla Knesset sono o meno conformi alle Basic low. Questo per quanto riguarda la componente ebraica della popolazione; per quanto riguarda invece la componente palestinese, quindi i palestinesi con cittadinanza israeliana, e soprattutto però i palestinesi sotto occupazione, la Corte altro non è che uno strumento dell'occupazione. I palestinesi vengono giudicati, anche i minorenni unico paese al mondo, da tribunali militari. La possibilità di appellarsi alla corte suprema per i palestinesi è in realtà una presa per i fondelli, quando oltre il 95-97% delle sentenze dei tribunali militari vengono confermate dalla corte suprema. I tribunali militari applicano i regolamenti di origine inglese; praticamente stabiliscono loro le norme. Se vengono violate i loro tribunali militari infliggono le varie pene per le violazioni. La corte suprema nel 99% dei casi non fa altro che confermare la sentenza. Consiglio, se non già visti, due vecchi film molto molto interessanti: uno si chiama The law in these parts (https://www.cineagenzia.it/film/the-law-these-parts/) l'altro si chiama Stone cold Justice (https://vimeo.com/86575949), che riguarda la giustizia nei confronti dei minorenni. Il primo invece, La legge da queste parti, riguarda l'amministrazione della giustizia in generale.

Esiste il diritto che Israele si è guadagnato alla propria esistenza in confini ben determinati”
In primo luogo lo stato sionista si è guadagnato il diritto alla propria esistenza comprando letteralmente i voti nell'assemblea delle NU del 1947 (vedi Alan Hart, Sionismo, il vero nemico degli ebrei, pagg. 320-325. https://www.peacelink.it/pace/a/43285.html). L'Onu è stata fondata sul diritto all'autodeterminazione dei popoli. La risoluzione 181 del 1947 era un suggerimento, non vincolante. Quindi non sulla base di quella risoluzione l'entità sionista può accampare il diritto ad esistere. Non ha rispettato nulla di quella risoluzione.
In secondo luogo si è guadagnato il diritto alla propria esistenza esclusivamente con la forza. Cominciò con le violenze ancora prima del 14 maggio del 1948, data della Nakba. Si pensi alla strage di Deir Yassin (https://www.invictapalestina.org/archives/38450), un mese e mezzo prima del 14 maggio, che servì a terrorizzare i palestinesi e non soltanto a quello: furono espulsi col terrore 770mila palestinesi dalle loro case e ne furono uccisi 15mila. I confini ben determinati sono un'invenzione di Cardini perché l'entità sionista non ha mai riconosciuto dei confini proprio avendo in progetto di estenderli a quella che veniva definita la terra di Canaan, a tutta la Palestina storica, inglobando territori giordani, libanesi e siriani. Per questo non ha una costituzione la quale richiede Confini statuali. Tra le leggi c'è quella del ritorno che riconosce la cittadinanza a qualunque ebreo in qualunque parte del mondo. Molti cittadini italiani delle comunità ebraiche hanno la doppia cittadinanza. Nel 2018 è stata approvata la Legge (https://www.limesonline.com/la-legge-sullo-stato-nazione-e-la-fine-dellutopia-sionista-di-israele/107847) secondo la quale l'entità sionista è Stato degli ebrei.
In terzo luogo lo stato sionista si è guadagnato il diritto alla propria esistenza perpetuando successivamente quella stessa Nakba giorno per giorno in piccole dosi su tutto il territorio palestinese per 75 anni fino ai giorni nostri e coronandola con il genocidio in corso.

Esiste anche il diritto di quel che resta del mondo palestinese che non si è adattato a farsi assorbire dagli Stati arabi circostanti per ragioni che sarebbe lungo e anche un po' difficile esprimere per lo meno così a braccio.”
Da queste parole si coglie il sentimento di superiorità che Cardini nutre nei confronti del popolo palestinese. (Vedi: Edward W. Said. Orientalismo - https://www.artecontemporanea.com/product/24752/)
I milioni di palestinesi profughi nei paesi arabi e nel resto del mondo secondo Cardini sono dei disadattati. La risoluzione 194 delle NU (https://it.m.wikipedia.org/wiki/Risoluzione_194_dell'Assemblea_generale_delle_Nazioni_Unite) a Cardini non risulta.
La sorte dei palestinesi secondo Cardini avrebbe dovuto essere quella decisa dal colonialismo di insediamento sionista: sparire.
Per Cardini è lungo spiegare che i palestinesi non hanno rinunciato alla loro dignità. Per Cardini è difficile ma lo sarebbe per chiunque riuscire a dare un'idea della sofferenza senza fine patita dai palestinesi, che tracima attraverso le loro opere letterarie, politiche e poetiche.

Gabriella Grasso 20.04.2024