Fino a quando la tolleranza occidentale del genocidio
in Palestina?

Netanyahu ha scritto sul Wall Street Journal definendo complessivamente diversi obiettivi per la distruzione e le uccisioni a Gaza, Cisgiordania e Medio Oriente. "La radicalità della società palestinese deve essere eliminata", ha dichiarato.

Il genocidio israeliano rappresenta un precedente per le potenze occidentali.

La piena accettazione da parte loro dell'aggressione sionista in corso in Palestina farà aumentare il livello genocida del regime sanguinario e razzista permettendogli di commettere ulteriori brutalità.

Il 7 ottobre ha scoperto nella presenza palestinese un fastidio, una fonte di pericolo. L'amministrazione USA, e i suoi satelliti occidentali, gli hanno permesso di andare oltre ogni limite di ferocia, gli hanno offerto piena protezione al Consiglio di Sicurezza dell'ONU così come alla Lega Araba. Questa ha rappresentato durante la crisi uno scudo di protezione per lo stato sionista, omettendo qualsiasi risoluzione contro di esso.

Il regime genocida non ha perso le caratteristiche fasciste della propria origine e della propria nascita. Si tratta di un sistema unico nel suo genere. La sovrapposizione tra potere militare e politico lo distingue da qualsiasi altro regime. Non per caso i generali israeliani ricoprono le cariche di capo di governo, di stato e dei ministeri più importanti. Non è un caso che dopo due mesi di guerra genocida, solo l'1% di tutti gli israeliani accetti un cessate il fuoco, non è un caso che due terzi degli israeliani voglia ancora più violenza e massacri mentre solo una persona ha rifiutato di arruolarsi nell'esercito israeliano. Purtroppo, non esiste un campo della pace in Israele. È concepibile pretendere che gli arabi palestinesi costruiscano la pace con persone che si contano sulle dita delle mani?

La violenza razzista contro gli arabi fa parte della dottrina fondante del regime sionista. L'operazione Tawafan Al-Aqsa del 7 ottobre ha rivitalizzato l'ideologia e la dottrina del regime, convincendo la giunta al potere e la società israeliana, fascista e razzista, che il livello di violenza contro gli arabi non fosse sufficiente.

Le confessioni di Netanyahu riportate dai media occidentali ed i suoi crimini mostrano il regime sionista come un'entità anacronistica, che non rientra nella norma della decenza, dell'umanità e del diritto internazionale.

Quanto durerà il totale sostegno dell'occidente ai suoi crimini che violano gli ideali umanitari e il diritto internazionale?


Ghassan Fares

30.12.2023


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Gaza. Riflessioni di un militante

Davanti alle menzogne, alle sciocchezze, alla partigianeria pro-Israele resistente  persino di fronte a manifestazioni da macelleria cilena, a violenze che fanno concorrenza ad Abu Graib o a esternazioni indiscutibilmente razziste di esponenti politici israeliani, nonostante tutto ciò gli opinion maker sedicenti democratici che occupano i salotti televisivi  seguitano nella loro propaganda, a volte rozza ma a volte raffinatamente ambigua, a favore dello Stato più illegale del mondo moderno creando in tal modo un innalzamento costante della soglia di tollerabilità verso le violazioni dei diritti umani e verso il dileggio delle massime istituzioni internazionali preposte alla difesa  di quei diritti universali  divenuti  puro privilegio in applicazione del doppio standard sotto gli occhi di tutti.

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