IL MEDICO PER FORZA
La prima messa in scena de "Il medico per forza" di Molière ha luogo il 6 agosto 1666, a Parigi, alla presenza di Sua Maestà Luigi XIV, il Re Sole, con vivo successo e apprezzamento del pubblico presente.
II soggetto è tratto da un breve racconto in versi dalla trama semplice e divertente tipico del medioevo francese.
È uno dei testi del grande commediografo francese più rappresentati, che inventa una "macchina da guerra" della risata. L'opera è una allegra commedia di bella comicità farsesca (con una tecnica di scrittura che rimanda ai comici dell'arte italiani), il cui tema fondamentale è caro a Molière: la satira sui dottori e sulla scienza medica.
I medici, oggetto di beffe e sberleffi, sono impostori e ciarlatani che pretendono di camuffare il loro "non" sapere con parole strampalate e un linguaggio grottesco inventato, invece di confessare l'ignoranza nei confronti della medicina .
La commedia presenta inganni, travestimenti, bugie, amori segreti e una presa in giro dell'autorità, con al centro la polemica e la critica feroce al mondo della medicina e alla figura del medico opportunista, ma attenzione (dice Molière) non vi fidate degli imbroglioni che nascondono i propri obiettivi disonesti con un falso sfoggio di cultura.
Lo spettacolo ha voluto proporre costumi e scenografia rispettosi dell'epoca e rendere omaggio sia ai comici dell'arte (proponendo alcune figure come servi di scena) che al melodramma (sorto in Italia nello stesso periodo storico), inserendo nella rappresentazione musiche operistiche.
Autore - Molière
PERSONAGGI E INTERPRETI
Sganarello - Simone Crespiatico
Martina, sua moglie - Doria Mariotti
Corinna, vicina - Giovanna Tomasi
Valerio, servo - Andrea Moauro
Luchino, servo - Giovanni Rosso
Geronte - Bruno Vanzo
Lucinda, sua figlia - Ester Trenti
Leandro, innamorato - Lorenzo Betti
Giacomina, balia - Ilenia Mangano
Agnese - Giovanna Tomasi
Fra Perrino - Andrea Moauro
Zanni - Daria M., Giovanna T., Ilenia M.
regia - Alberto Uez
scenografia - Trentini - Uez
datore luci - Enzo Chiusole
fonico - Valentina Palumbo
costumi - "La Sartoria" di C. Senter
costruzioni in legno - Trentini, Vanzo
video - Edi e Giorgio
grafica - Chiara Uez
foto di scena - Claudio Condini