“Una persona sensibile è quella che ha una predisposizione a sentire in modo particolarmente intenso emozioni, sentimenti ed affetto. Non è, però, sempre facile convivere con la propria sensibilità perché l’intensità delle emozioni molte volte ci travolge amplificando la percezione della realtà e “regalandoci” sbalzi d’umore, a volte distruttivi. Si, perché una parola pronunciata per caso, anche senza secondi fini, può scatenare una gioia infinita, ma anche riflessioni o reazioni incontrollabili. La stessa cosa vale per i gesti e gli atteggiamenti. Molte volte ci aspetteremmo un gesto preciso e questo non ci viene rivolto o magari un gesto inaspettato può darci la sensazione di toccare il cielo con dito. Tutto dipende da noi, dall’intensità con la quale percepiamo la realtà che ci circonda. Nella società odierna non è facile sopravvivere quando si è estremamente sensibili. Oggi ognuno pensa a se stesso, alla propria vita e ai propri bisogni. Tutto il resto è necessario che rimanga fuori e che non interferisca con la quotidianità, che non la stravolga. Sembra quasi che la sensibilità sia diventata un difetto da correggere e che la superficialità abbia preso il sopravvento. Ma è davvero giusto così? Io non sono per niente d’accordo sul fatto che la sensibilità sia un difetto, penso solo che la società di oggi voglia convincerci di questo, impedendoci di essere noi stessi. Eppure basterebbe talmente poco! Non sono necessari gesti eclatanti, basterebbe guardare con più attenzione chi ci circonda e pensare un po’ di più. Io sono convinta che la sensibilità sia dentro ad ognuno di noi, ma c’è chi preferisce nasconderla perché vuole proteggersi o perché ne ha paura. Io non voglio adeguarmi e non voglio cambiare. Magari rimarrò con i miei dubbi, continuerò a chiedermi per sempre perché... ma non importa, io sono così e voglio rimanere così e non mi lascerò cambiare in questo lato del mio carattere perché è quello che amo di più." (tratto da: http://vitaquotidiana6.myblog.it/) |