003 - Una riforma amica dei mercati finanziari

pubblicato 30 set 2016, 05:36 da Cittadinanza Attiva Imola   [ aggiornato in data 30 mar 2017, 08:07 ]

In un nostro precedente intervento abbiamo trattato l'anomala genesi di questa riforma, pensata e imposta dal governo ricorrendo spesso al “voto di fiducia” concludendo con la domanda: “perché questa riforma forzata?”.

La risposta è che la politica a livello nazionale, europeo e internazionale è una politica debole che non risponde più agli elettori ma ai mercati finanziari, alla B.C.E., al F.M.I., e alle grandi Multinazionali, organismi sovranazionali refrattari alla volontà dei cittadini e alla sovranità del popolo.

 Alcuni si chiederanno cosa c'entra questo con la riforma costituzionale, c'entra eccome! Sono anni che veniamo depauperati di diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione in nome di politiche monetarie che hanno impoverito i più  per favorire i cosiddetti “poteri forti”.

A costoro servono governi subalterni e parlamenti deboli, che non creino intralci alle loro scelte in fatto di politiche finanziarie ed economiche e sicuramente la nostra Costituzione  rappresenta un impaccio che va superato.

 E sì, la Democrazia ha i suoi tempi, richiede partecipazione, ricerca del consenso, confronto e anche conflitto, tutti “intralci” che portano via tempo, i mercati non possono aspettare!

Negli ultimi venticinque anni, anche attraverso leggi elettorali “truffa”che non hanno fatto altro che aumentare l'astensionismo, abbiamo  visto il parlamento sempre più supino ai vari governi in nome di una governabilità in realtà fittizia perché le decisioni che contano vengono ormai prese altrove, al di fuori del recinto statale. A tal proposito è illuminante il fatto che l'ambasciatore americano John Phillips alcuni giorni fa sia intervenuto a favore delle riforme che “portano stabilità” e certamente  questa  riforma favorisce la stabilità del capitale internazionale.

Noi vorremmo invece Governi e parlamenti autorevoli, in grado di resistere alle spinte di un mercato che si può ormai dire di rapina. Rapina di risorse, di diritti e di democrazia.

L' affermazione che questa riforma consentirebbe di legiferare più rapidamente è facilmente smentita da quanto avvenuto in passato, in realtà quando il Governo ha  voluto il Parlamento ha votato molto velocemente provvedimenti pesantissimi per il nostro Paese quali il Pareggio di Bilancio, la Riforma pensionistica e il Jobs Act.

Da quanto invece il nostro Parlamento non vota una legge di iniziativa popolare o non legifera per dar corso all'esito di un Referendum popolare?Un esempio per tutti: il referendum sull'acqua pubblica il cui risultato è stato vergognosamente disatteso dagli atti governativi già votati e da quelli attualmente in discussione.

 Prossimamente avremo modo di chiarire meglio, approfondendo l'analisi degli articoli della riforma,quali sono i pericoli insiti in modifiche apparentemente innocue.


(TuttoImola  27/9/2016 ; Leggi la Notizia  30/9/2016 ; Il Nuovo Diario  30/9/2016 ;  Sabato Sera  6/10/2016)


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