Tasso baccata

Taxus baccata


Il tasso è una pianta molto adatta alla coltivazione bonsai; le specie più pregiate sono il taxus baccata e il taxus cuspidata (tasso giapponese), i cui esemplari più importanti spesso presentano dei jin o degli shari molto interessanti e suggestivi.

Per quanto riguarda l’esposizione, questa pianta, essendo in natura situata nel sottobosco, predilige nelle stagioni più calde un'esposizione a mezz'ombra, mentre negli altri periodi dell’anno può essere collocata in pieno sole, con l'accortezza di riparare le radici in inverno.

Le annaffiature non devono essere eccessive, ma regolari, evitare di lasciare asciugare completamente il terreno tra una bagnatura e l’altra.

Il rinvaso va effettuato in primavera o in autunno, ogni 3-5 anni in relazione all’età della pianta, utilizzando un terriccio composto da 80% di akadama e 20% di pomice vulcanica. Va inoltre sempre lasciata una buona parte di capillari fini, cercando di eliminare gradualmente le radici fittonanti e legnose.

Il tasso ha rami giovanili molto flessibili e pertanto la filatura è una tecnica molto utilizzata con questa specie. I rami vanno avvolti con filo di rame, controllando costantemente che il filo non incida la corteccia. Il periodo più adatto per effettuare questa operazione è quello compreso tra l’autunno e la primavera, prima però dell’apertura delle gemme.

Per quanto riguarda le potature, è necessario procedere eliminando i rami più importanti e grossi di diametro in autunno inoltrato o in inverno e ricoprendo le ferite con mastice a base di ormoni cicatrizzanti. Le estremità delle gemme vanno inoltre potate ogni volta che lo si desidera durante la stagione vegetativa per stimolare la produzione di nuove gemme arretrate e favorire quindi l’infittimento della vegetazione.

Essendo una pianta molto resistente, il tasso subisce difficilmente attacchi da parte di afidi o acari in generale. In caso contrario, bisogna comunque intervenire con appositi prodotti aficidi e acaricidi. Per evitare attacchi di funghi e marciumi radicali si raccomanda invece l’utilizzo periodico di prodotti fungidici di tipo sistemico. E’ necessario infine assicurarsi che nelle parti di legna secca, molto suggestive in questa essenza, non si annidino pericolosi insetti, che potrebbero arrecare danni irreparabili alla pianta.