Ammesso al finanziamento con decreto-assegnazione-Avviso-A.0000052.11-08-2020
Il progetto “Ricomincio da Te” costituisce una risposta alla condizione di stress generatasi con ripercussione fisica, ma anche emozionale-psichica, sia dei genitori che dei figli ed allo stesso tempo una forma di sostegno organica qualora le misure di lockdown, che hanno pesato su bambine, bambini ed adolescenti, costretti nelle loro abitazioni, dovessero rendersi ulteriormente necessarie per la messa in sicurezza della salute delle famiglie italiane.
Ammesso al finanziamento di cui all’avviso pubblico
“PER LA CONCESSIONE A SOGGETTI DEL TERZO SETTORE DI CONTRIBUTI IN AMBITO SOCIALE “PREVENZIONE E CONTRASTO DELLA LUDOPATIA” – D.D.G. n. 1344/19
L'Italia è il mercato europeo più importante nel settore del gioco, con una tendenza duratura alla crescita, dove, secondo i dati Istat, sono oltre 1 milione le persone dipendenti dal gioco e quasi 2 milioni i giocatori a rischio, ovvero coloro che investono somme importanti in relazione al proprio tenore di vita e che giocano molto assiduamente, pur non essendo giocatori compulsivi.
La lunga e profonda crisi economica ha deteriorato il potere d'acquisto delle famiglie e determinato situazioni diffuse di povertà e disagio sociale, alle quali un forte aumento della tendenza ad "affidarsi alla sorte" ha visto associarsi l'attitudine al gioco assiduo, quando non patologico. Molti individui e famiglie che non dispongono più di risorse sufficienti alla conduzione di una vita dignitosa, hanno cercato nel gioco, anche d'azzardo, un rifugio ed una "chance" di riscatto, cadendo facilmente in un circolo vizioso di dipendenza e progressivo, ulteriore impoverimento e sovra indebitamento.
In questo contesto, i giovani e giovanissimi giocatori rappresentano una categoria a rischio potenzialmente molto elevato, più delle altre esposte al richiamo del gioco illegale, ove il limite di età li escluda dal gioco legale. Ciò anche in relazione al ridursi delle aspettative di realizzazione professionale, stante il persistere della grave disoccupazione giovanile: chi si percepisce "senza futuro" può essere facilmente spinto a tentare
la sorte, alla ricerca di una soluzione alternativa per la propria sussistenza.
Questi fenomeni non possono che suscitare riflessioni importanti sulle gravi conseguenze sociali che una insufficiente attività di sensibilizzazione ed educazione al gioco responsabile può determinare, anche in considerazione del consistente ampliamento dell'offerta di giochi e dei canali di accesso, inclusi i pc e gli smartphone, che offrono gioco online h24, eliminando altresì le barriere fisiche all'accanimento.
Si intensificano costantemente infine le campagne pubblicitarie aventi ad oggetto giochi, lotterie e scommesse. Le regioni del Centro-Sud, e la Provincia Agrigentina non costituisce una eccezione, presentano più elevata incidenza, rispetto alla media nazionale, della disoccupazione e della sottooccupazione, come anche dell'infiltrazione nel tessuto sociale da parte di organizzazioni criminali a carattere organizzato, che prosperano anche sul gioco d'azzardo (sia legale che illegale) e sul connesso fenomeno dell'usura (il 10% dei giocatori patologici è vittima di usura ed un altro 10% commette piccoli furti anche in famiglia per procurarsi denaro).
Nell’ambito territoriale del progetto, tale scenario viene confermato dal numero elevato di sale gioco presenti in ciascun quartiere, dalla presenza di slot machine in ciascun bar, tabacchi ecc., ove si moltiplicano le opportunità di accesso al gioco, col rischio però, per i giovani giocatori, e non solo, di ritrovarsi invischiati nella “Trappola del gioco”.
Ammesso al finanziamento di cui all’avviso pubblico “ D.D.G. 849 del 27/07/2020"
Le Associazioni in partnership, “Vita Nuova” e “Parole in Libertà”, ciascuna nel suo specifico campo di azione, sin dal 2014 hanno collaborato a progetti di formazione e prevenzione considerando la scuola come una comunità integrata, complessa dove è necessario costruire relazioni rispettose con interventi dedicati ai ragazzi/e, ai docenti, alle famiglie e, ove possibile, collegando gli interventi ad una Rete del territorio che dia continuità e prospettive al cambiamento culturale necessario.
La realizzazione in rete tra le associazioni, che hanno già sviluppato e sperimentato sinergie partecipative con le adolescenti e gli adolescenti, ha l’obiettivo di favorirne la crescita, considerando il “genere” come apprendimento necessario, di sé, degli altri e delle altre, della visione del mondo. L’educazione al rispetto di sé e la cura delle relazioni tra pari costituiscono, infatti, le basi sicure per la formazione di nuove generazioni, pronte a costruire una società che promuove una cultura di genere non-sessista e paritaria.